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Messico, scontri tra polizia e narcos: arrestato figlio di El Chapo

Il figlio di El Chapo è stato arrestato al culmine di duri scontri tra polizia e criminali avvenuti nella città di Culiacán, roccaforte del cartello di Sinaloa

Messico, scontri tra polizia e narcos: arrestato figlio di El Chapo

Il Messico è stato di recente sconvolto da duri scontri tra polizia e narcotrafficanti, caratterizzati da raffiche di armi da fuoco ed esplosioni e in cui sarebbe stato arrestato uno dei figli di El Chapo.

La guerriglia urbana in questione è esplosa questo giovedì sera nella città di Culiacán, che con i suoi 750mila abitanti è il Comune più grande dello Stato di Sinaloa, nel nordovest del Paese. Tale territorio è considerato la roccaforte del cartello criminale della droga capeggiato per anni da Joaquín “El Chapo” Guzmán, attualmente in carcere negli Usa.

Gli scontri a fuoco tra uomini delle forze dell’ordine e seguaci dello storico boss di Sinaloa si sono trascinati per ore nella località messicana, terrorizzando i residenti e costringendoli a nascondersi in casa. In base a quanto riporta La Repubblica citando le emittenti locali, le bande criminali avrebbero bersagliato poliziotti e militari con colpi di mitragliatrici pesanti.

Durante le violenze andate in scena a Culiacán, sarebbe stato appunto arrestato uno dei figli di El Chapo. Ad annunciare tale arresto eccellente è stato Alfonso Durazo, ministro federale della Sicurezza pubblica. Il membro del governo nazionale, citato sempre dal quotidiano romano, ha infatti dichiarato che un uomo, qualificatosi come Ovidio Guzman Lopez, sarebbe stato fermato dagli agenti insieme ad altre tre persone dopo un attacco ad una pattuglia della Guardia Nazionale.

A detta del quotidiano inglese Daily Mirror, il soggetto arrestato avrebbe non più di una ventina d’anni, ma ricoprirebbe già un ruolo apicale nel cartello di Sinaloa. Egli avrebbe appunto preso in mano le redini dell’organizzazione criminale subito dopo la cattura di suo padre El Chapo.

Lo stesso organo di informazione britannico fa inoltre riferimento ad alcune “voci non confermate”, secondo cui, negli scontri avvenuti a Culiacán, sarebbe stato messo in condizione di non nuocere anche un altro figlio del boss attualmente detenuto negli Usa, ossia il trentanovenne Iván Archivaldo Guzmán.

Tali indiscrezioni non chiarirebbero però se quest’ultimo sia stato anche lui arrestato oppure ucciso dalle forze dell’ordine.

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