Nasce il "gruppo di Lima", coalizione internazionale anti-Maduro

Caracas ha reagito alla nascita del gruppo di Lima bollando come "burattini di Washington" le nazioni che hanno dato vita all’alleanza in questione

Nasce il "gruppo di Lima", coalizione internazionale anti-Maduro

In questi giorni si è costituita un’alleanza internazionale intesa a “contrastare la diffusione del chavismo nel continente americano”. Tale “blocco anti-Maduro” si è ufficialmente formato in occasione di un recente meeting tra capi di Stato e di governo svoltosi a Lima.

I governi di 12 Paesi, sia dell’America del Nord sia di quella del Sud, hanno infatti formalmente dato vita a un forum multilaterale incaricato di elaborare strategie diplomatiche adatte a “mettere fine alla drammatica situazione economico-sociale del Venezuela”. I primi contatti tra i membri della neonata alleanza avevano avuto luogo lo scorso agosto, a fronte dell’aggravarsi, nella Repubblica bolivariana, sia della crisi economica sia della repressione promossa da Maduro ai danni degli oppositori politici. Tra i fondatori di tale blocco vi sono Argentina, Brasile, Colombia, Canada e Messico. Per il momento, gli Usa hanno deciso di partecipare alle iniziative del forum soltanto in qualità di “Paese osservatore”.

Il “gruppo di Lima” ha quindi approvato di recente una risoluzione che condanna la “strategia autoritaria” perseguita dalla leadership di Caracas, definisce il chavismo un “elemento destabilizzante per il continente americano” e bolla come “illegittimo” il nuovo esecutivo Maduro che si insedierà il prossimo 10 gennaio. I membri dell’alleanza, mediante il documento in questione, hanno infatti annunciato che “non riconosceranno” la compagine governativa venezuelana che a breve entrerà nella pienezza delle proprie funzioni, in quanto sarebbe nata in seguito alle “elezioni-farsa del maggio 2018”.

Gli Stati riunitisi nella capitale peruviana hanno poi chiarito che il loro principale obiettivo è “la fine del dominio chavista in Venezuela” e hanno promesso di esercitare “pressioni diplomatiche incessanti” al fine di indurre Maduro a “cedere il potere al popolo”.

All’indomani della nascita del “gruppo di Lima”, Caracas ha reagito bollando come “burattini di Washington” le nazioni che hanno dato vita a tale

alleanza. Queste, secondo il ministro degli Esteri bolivariano Jorge Arreaza, si sarebbero unite per pianificare un’“invasione militare del Venezuela” e per “mettere per sempre fine alla sovranità del popolo”.

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