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Il Natale blindato dei cristiani in Pakistan

Rischio attentati a Lahore, la seconda città del Paese. Nel mirino i cristiani del sobborgo di Youhanabad

Il Natale blindato dei cristiani in Pakistan

Quello dei fedeli cristiani in Pakistan sarà un Natale blindato. Soprattutto per gli abitanti del quartiere di Youhanabad a Lahore, la seconda città del Paese. Il rischio concreto, secondo le autorità locali, è quello di attacchi armati fatti da estremisti legati ai talebani durante le festività.

In particolare, l’obiettivo sarebbe quello di colpire le chiese di Youhanabad – un sobborgo dove vivono centomila cristiani - già oggetto di un attentato nel marzo scorso che ha causato la morte di oltre venti persone e numerosi feriti. Dietro quest’ennesima strage di cristiani in Pakistan c’è la mano del gruppo integralista Jamaat ul Ahrar (JAL). Le esplosioni, quasi simultanee, avevano colpito due chiese che erano nelle vicinanze, una cattolica e una protestante. Negli edifici, nel momento dell’attacco, erano presenti circa 500 fedeli.

“Le nuove minacce - ha spiegato all’agenzia Asia News il Sacerdote Nasir George - hanno fatto emergere una nuova ondata di paura e i fedeli hanno sempre più timori a frequentare i luoghi di culto, anche perché non si sentono protetti da una polizia che, il più delle volte, protegge gli assalitori stessi”.

Sull’argomento è intervenuto anche Maulana Arif Hameed Khan a Khateeb, Imam alla grande moschea di Lahore, che ha lanciato un appello alle autorità “affinché vengano prese tutte le misure possibili per garantire la sicurezza delle minoranze religiose”.

Il ministro della Giustizia del Punjab ha definito “credibile” la possibilità di attentati e secondo fonti locali sarebbero state aumentate le misure di sicurezza in tutta l’area abitata dalla comunità cristiana. Ma la paura rimane.

E lo spirito del Natale è già stato attaccato.

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