Mondo

La promessa di Bolsonaro: "Un'arma a tutti i brasiliani senza precedenti"

Su Twitter, il presidente del Brasile ha confermato che una volta insediato farà approvare un "decreto per garantire a tutti i brasiliani senza precedenti penali il diritto a possedere un'arma". L'obiettivo? Garantire maggiore sicurezza

La promessa di Bolsonaro: "Un'arma a tutti i brasiliani senza precedenti"

Nelle stesse ore in cui il Brasile si prepara a festeggiare l'insediamento di Jair Bolsonaro con una cerimonia nella quale sono previste misure di sicurezza straordinarie, nel Paese monta il dibattito su un tema molto discusso in campagna elettorale: la liberalizzazione del porto d'armi. In un tweet, il neo-presidente ha promesso che tra i suoi primi provvedimenti ci sarà un decreto per garantire il diritto di possedere un'arma a tutti i brasiliani che non abbiano precedenti penali. Il messaggio, molto atteso dai sostenitori di Bolsonaro, ha ricevuto decine di migliaia di apprezzamenti e diverse critiche da esponenti dell'opposizione. Il presidente nazionale del Partito dei Lavoratori, Gleisi Hoffmann, ha accusato Bolsonaro di voler "instaurare il Brasile il far-west" e "trasformare il Paese in uno Stato di polizia".

Attualmente, in Brasile, per possedere un'arma da fuoco bisogna avere almeno 25 anni e non essere mai incappati nelle maglie della giustizia penale. Il via libera spetta per legge alla polizia federale. Ma il porto d'armi è riservato principalmente alle forze armate, alla polizia e alle forze di sicurezza. Bolsonaro, che è un ex capitano dell'esercito, non ha mai fatto mistero di essere favorevole alle armi, convinto che "i buoni cittadini" - e non solo gli agenti di polizia - abbiano il diritto ad essere armati per la propria difesa: in una recente intervista, il neo-presidente ha raccontato che la sua casa di Rio de Janeiro non è mai stata minacciata perchè lui era armato.

Secondo l'organizzazione brasiliana "Sono per la pace", negli ultimi anni il numero di armi da fuoco è in aumento. Tra il 2007 e il 2017, le armi registrate a nome di privati sono passate da 3.901 a 33.031: una crescita del 745 per cento. Un'impennata dovuta per gli esperti alla percezione di scarsa sicurezza che caratterizza alcune regioni del Paese. Basti pensare che nel 2017, in Brasile, si è toccata la cifra record di 63.880 omicidi su una popolazione di circa 209 milioni di abitanti.

Impietoso il confronto con l'Italia dove a fronte di circa 60 milioni di persone, nello stesso anno, si sono registrati "solamente" 355 omicidi.

Commenti