Rajoy apre dialogo sulla Catalogna, ma taglia fuori Puigdemont

Il premier mantiene la linea dura. Il dialogo con Madrid gestito da Ciudadanos

Rajoy apre dialogo sulla Catalogna, ma taglia fuori Puigdemont

Ha parlato questo pomeriggio il premier spagnolo Mariano Rajoy, rispondendo a Carles Puigdemont, l'ex presidente della Generalitat catalana la cui coalizione ha conquistato ieri il voto regionale e che non aveva perso tempo per dire la sua.

Da Bruxelles, dove si trova dal giorno in cui ha lasciato il Paese all'indomani del referendum sull'indipendenza, Puigdemont è tornato oggi a parlare di un fallimento dell'establishment di Madrid, come già aveva fatto ieri, commentando il 4% ottenuto dal Partito popolare di Rajoy.

"Sono disponibile a Bruxelles o altrove a incontrare il presidente Rajoy, perchè dobbiamo affrontare la prossima tappa politica che inizia in Catalogna, in Spagna e in Europa", ha detto il leader di Junts per Catalunya, convinto che si debba "fare politica e fare politica è dialogare".

"La formula di Rajoy è fallita, non ci siamo fatti intimorire, abbiamo votato per l'indipendenza, l'articolo 155 è fallito", dice il leader indipendentista. Ma il dialogo si preannuncia comunque difficile, soprattutto dopo che l'Unione Europea ha messo in chiaro, già da ieri, che la posizione di Bruxelles sulla questione catalana non cambia, così come non cambia il sostegno che l'Ue ha concesso senza riserve a Madrid.

Per il dialogo,

ma contro un incontro è però Rajoy. "In Catalogna con il voto di ieri è emersa una frattura molto grande, ci vorrà tempo per ricomporla", dice. E non si interfaccerà con lui, ma con Ines Arrimadas, leader degli unionisti.

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