Le regole per gli immigrati su come comportarsi nelle piscine pubbliche

In Germania lo Stato ha introdotto una serei di regole per i migranti. Che spiegano loro cosa sia lecito o no fare in piscina

Le regole per gli immigrati su come comportarsi nelle piscine pubbliche

Sono mesi ormai che in Germania vengono quotidianamente denunciati episodi di molestie sessuali da parte dei profughi all’interno delle piscine pubbliche. Secondo Berhold Schmitt, presidente della Società Tedesca per la Balneazione Pubblica, non sono questi gli unici problemi.

Secondo Schmitt i problemi ai quali i “nuovi tedeschi” vanno incontro nelle piscine sono principalmente tre: prima di tutto non conoscono la lingua tedesca, in secondo luogo molti di loro non sanno nuotare e non hanno confidenza con l’acqua. Infine hanno molte poche conoscenze circa “la cultura occidentale”.

“I bagnini non sono mai dovuti entrare in acqua così spesso come negli scorsi mesi” spiega “per soccorrere gli ospiti. Alcuni stavano per annegare, altri faticano a raggiungere il bordo della vasca. Le persone soccorse sono quasi sempre profughi”.

In molti casi sono stati inoltre denunciati i casi in cui i profughi abbiano infastidito le donne presenti in piscina. “Abbiamo registrato diversi casi di questo tipo” continua Schmitt. “In tutti casi i nostri dipendenti sono intervenuti a difesa delle donne e hanno denunciato i molestatori alla polizia. Ciò nonostante fino ad oggi solo una persona è stata condannata, nella città di Colonia. Si trattava di un profugo adulto che ha molestato una ragazzina”. C’è il rischio di conflitti tra i tedeschi e i nuovi arrivati? “Si, ma queste situazioni ci sono sempre state, anche prima degli ultimi arrivi.

Per evitare che casi del genere si ripetano gli addetti ai lavori nelle piscine stanno introducendo misure di controllo preventive. Tra questi c’è un’intensa collaborazione con a polizia, che in alcuni casi vigila direttamente all’interno nelle piscine e introducendo regole di comportamento alle quali tutti i frequentatori devono attenersi. “Forniamo poi ai profughi dei costumi da bagno adeguati, che spesso non hanno. Attraverso fondi dei fondi che ci vengono erogati per l’istruzione abbiamo messo in piedi dei corsi di nuoto per i migranti. Ad essi, però, la partecipazione è aperta a tutti”.

La cosa che cade più all’occhio nelle piscine tedesche sono però i grandi cartelloni che sono stati appesi e che danno istruzione su come comportarsi in vasca. Su cosa insomma sia lecito o no fare.

Le figure disegnano delle scene che avvengono in piscina e spiegano cosa sia lecito o no fare. E’ lecito indossare il burkini, ma non è lecito tuffarsi o spingere altre persone in piscina. I disegni poi spiegano chiaramente come non sia permesso urinare a bordo vasca o toccare il sedere alle bagnanti.

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