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"Se sei vip, alle donne puoi fare di tutto". ​Nuova bufera contro Trump

Spunta un video choc del 2005. Trump si vanta delle sue conquiste: "Afferro le donne per le parti intime". L'ira di Hillary: "È raccapricciante". Ma lui: "Bill Clinton ha fatto di peggio"

"Se sei vip, alle donne puoi fare di tutto". ​Nuova bufera contro Trump

È bufera su Donald Trump a 31 giorni dall'Election Day. In un filmato del 2005, pubblicato dal Washington Post, il candidato repubblicano si vanta delle conquiste con un linguaggio sessista e volgare. Una bomba politica scoppiata alla vigilia del secondo dibattito presidenziale facendo così ingrossare la fronda contro il tycoon in seno al Grand Old Party. Lui si è scusato, ha promesso che sarà "un uomo migliore" e soprattutto ha accusato l'ex presidente Bill Clinton, il marito della rivale democratica Hillary, di aver fatto di peggio. Ma le donne sono dalla parte dell'ex first lady, come conferma anche l'ultimo sondaggio della Quinnipiac University che vede l'ex Segretario di stato in testa con il 45% dei consensi contro il 40% del rivale repubblicano.

Le dichirazioni sessiste di Trump

"Le afferro per le parti intime- dice Trump - quando sei una star te lo fanno fare. Ti fanno fare di tutto". Nel video incriminato (guarda qui), il candiddato repubblicano si confida col conduttore televisivo Billy Bush, cugino di primo grado di Jeb Bush - ex rivale del miliardario alle primarie Gop - e dell'ex presidente George W. Bush. Quindi, racconta in modo greve anche di un tentativo di conquista non andato a buon fine. "Ci ho provato ma è andata male. Ho cercato di farmela ma era sposata. Ci ho provato con lei come si fa con una passeggiatrice ma non ci sono riuscito".

Secondo il Washington Post, il video venne girato qualche mese dopo il matrimonio del candidato repubblicano con l'attuale consorte, Melania, sua terza moglie. "È raccapricciante - ha sbottato la Clinton - non possiamo permetterci che quest'uomo diventi presidente". Trump incassa, si scusa e va al contrattacco: "Erano solo chiacchiere da spogliatoio: una conversazione privata avvenuta molto tempo fa. Sul campo da golf, Bill Clinton mi ha detto molto di peggio. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso". E ancora: "Non ho mai detto di essere perfetto...ho detto queste cose, ho sbagliato e mi scuso. Sarò un uomo migliore". "Bill Clinton ha veramente abusato di donne", ha infine rincarato il miliardario dando appuntamento al dibattito di domenica.

Le reazioni Gop

Da parte dell'establishment Gop si è alzato un coro unanime di condanna. Nessuno però gli ha formalmente revocato il suo appoggio tranne il governatore dello Utah, Gary Herbert. "Sebbene io non possa votare per Hillary Clinton - ha spiegato - non voterò per Trump". Lo speaker della Camera Paul Ryan, il repubblicano più potente del Congresso, si è definito "nauseato" per ciò che ha ascoltato. "Le donne vanno sostenute e riverite. Spero che il signor Trump consideri questa situazione con la serietà che merita e lavori per dimostrare al Paese di avere più rispetto di quanto questo video non suggerisca. Nel frattempo non parteciperà più all'evento di domani in Wisconsin", ha affermato Ryan, senza revocargli l'endorsement ma rimangiandosi l'offerta a salire sul palco insieme. Altrettanto dure le critiche del senatore John McCain, candidato repubblicano alla presidenza nel 2008, e degli ex rivali alle primarie, Ted Cruz e Marco Rubio, che per il momento restano al suo fianco.

Il vice Pence gli volta le spalle

La presa di posizione più dura tra i repubblicani l'ha sicuramente presa il candidato alla vicepresidenza Mike Pence che ha duramente stigmatizzato le frasi di Trump. "Come marito e padre, mi sono sentito offeso dalle parole e le azioni descritte da Donald Trump" - ha affermato su Twiiter - non posso giustificarle o difenderle". Pence si è però detto "grato" per le scuse pronunciate dal miliardario. Lo stesso ha fatto la moglie. Pur bollando come "inaccettabili e offensive" i commenti del 2005, pronunciati appena otto mesi dopo che i due si erano sposati, Melania (consapevole del proprio ruolo di aspirante first lady) ha allo stesso tempo esortato gli elettori ad accettare le scuse del marito. Chi invece non è disposto ad accettarle è il senatore John Mccain che ha deciso di ritirare il proprio sostegno. Ma The Donald non si lascia intimorire.

E non molla.

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