Singapore, scienziati hanno previsto le date della scomparsa del coronavirus

Le date della fine del coronavirus nei vari Paesi si basano su previsioni fatte a Singapore, comunque soggette a modifiche dettate da vari fattori

Singapore, scienziati hanno previsto le date della scomparsa del coronavirus

Un team di ricercatori di un’università di Singapore ha realizzato delle previsioni sulle date in cui si verificherà, nei vari Paesi del mondo, la scomparsa dell’epidemia di coronavirus. Gli studiosi asiatici hanno infatti fissato i giorni di quest’anno che coincideranno con la definitiva cessazione dei contagi in Stati come, ad esempio, l’Italia, gli Usa e il Regno Unito. A realizzare tale modello previsionale complesso sono stati gli studiosi dell'Università di Tecnologia e Design di Singapore.

La notizia delle stime elaborate dall’istituto in questione è stata riportata oggi da Dagospia, rimarcando, con tono ironico, che di fatto, per gli autori dello studio, il coronavirus sarebbe “come il latte”, in quanto avrebbe, a detta dei luminari, una precisa data di scadenza.

Nel dettaglio, il modello messo a punto a Singapore prevede che la diffusione del Covid finirà in Gran Bretagna il 30 settembre, in Italia il 24 ottobre e negli Usa l’11 novembre.

Gli scienziati asiatici hanno effettuato le stime in questione, precisa il sito web, basandosi sulla traiettoria della diffusione del morbo nel tempo e monitorando il numero effettivo di nuovi casi confermati al giorno in un determinato Paese. Lo stesso modello previsionale azzarda inoltre che non ci sarà una seconda ondata del coronavirus nel mondo.

I luminari di Singapore, rimarca il medesimo organo di informazione, ci hanno tuttavia tenuto a puntualizzare che le date da essi fissate potrebbero essere rettificate su impulso di numerose variabili. Il team di esperti universitari ha infatti ammesso che i giorni dell’anno citati rientrano in stime soggette a modifiche a seconda di svariati fattori.

Proprio al fine di smorzare i facili entusiasmi, il portale Internet riferisce: “Il modello e i dati non possono tenere conto delle realtà complesse e delle strategie attuate nei vari

Paesi. Le previsioni sono incerte per natura. L'eccessivo ottimismo basato su alcune previsioni è pericoloso perché può portare all’allentamento delle misure di contenimento portando a un’inversione della curva” .

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