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Spagna, cresce la violenza rossa contro i turisti

Le violenze commesse contro i turisti che giungono in Spagna sono state finora condannate solo dai sovranisti di Vox

Spagna, cresce la violenza rossa contro i turisti

Stanno divenendo sempre più frequenti e sfrontati, in Spagna, gli attacchi promossi da militanti marxisti contro i turisti.

L'ultimo increscioso episodio vede coinvolti esponenti del collettivo Arran, organizzazione giovanile della sinistra catalana, che hanno infatti appena pubblicato su Twitter un video inerente ai loro recenti atti vandalici commessi, in varie cittadine dell’isola di Maiorca, contro i simboli del turismo di massa. Il filmato in questione inizia con gli attivisti comunisti, che propugnano l’unificazione e l’indipendenza di tutte le comunità di lingua catalana stanziate in Spagna, intenti a imbrattare, dipingendo falci e martelli sulle rispettive fiancate, le automobili prese a noleggio da chi è giunto nell’arcipelago per visitarlo.

I protagonisti delle risprese, tutti a volto coperto, frantumano quindi i parabrezza dei veicoli e squarciano le gomme degli stessi. Nell’accanirsi contro le macchine in sosta, i militanti ribadiscono il loro impegno contro l’“invasione turistica” delle Baleari e dell’intera Spagna, promettendo contestualmente “nuove offensive” contro l’arrivo di visitatori.

In base a quanto riporta Libero, il contenuto pubblicato su Twitter darebbe risalto a violenze che avrebbero ormai assunto “frequenza giornaliera” nelle località più famose della penisola iberica. Secondo la testata, la campagna di odio promossa dagli anticapitalisti di Arran si starebbe appunto estendendo, giorno dopo giorno, in tutto il Paese, traducendosi in “attacchi contro alberghi e ristoranti, assalti a mano armata ai danni dei proprietari di yacht ormeggiati nei porti, danneggiamenti di autobus turistici e persino di biciclette dei circuiti di bike-sharing”.

Le iniziative del collettivo Arran contro coloro che portano denaro nei centri turistici spagnoli non finiscono qui: “Se la sono presa anche con le compagnie low cost che ogni giorno scaricano negli aeroporti centinaia di persone che vanno a spendere tutti i loro soldi fra spiagge e discoteche. Il richiamo di Greta Thunberg si sta diffondendo. Intanto, in attesa dell' inverno, chiedono perfino di bloccare le piste da sci sui Pirenei per tutelare il patrimonio e il paesaggio montani”.

L’“invasione” di visitatori condannata dagli esponenti marxisti starebbe producendo, a loro avviso, “effetti disastrosi” al Paese: “Per i fondamentalisti i costi, ambientali e anche economici della cosiddetta «gentrificazione», che trasforma i quartieri popolari in zone abitative di pregio, sono maggiori dei benefici. Anzi, provocano addirittura miseria. Sono preoccupati perché i prezzi delle abitazioni salgono a causa della speculazione da parte dei privati proprietari dei Bed&Breakfast, i centri storici si snaturano perché si riempiono di negozi e l' inquinamento avvelena”.

I provvedimenti urgenti che, a detta dell’organizzazione di sinistra, andrebbero adottati dalle autorità per stroncare la minaccia in questione sono lo stop alla concessione di licenze commerciali, la messa al bando del portale web Airbnb, che mette in contatto le persone in cerca di un alloggio con i proprietari di immobili che cercano inquilini a cui affittare appartamenti, l’esproprio di parchi e zone residenziali realizzati per ospitare visitatori stranieri.

Gli atti vandalici perpetrati dal movimento comunista rischiano di mettere in ginocchio un settore fondamentale per l’economia dello Stato iberico. Proprio il turismo, demonizzato da Arran, costituisce attualmente circa il 10% del Pil nazionale e ben il 45% di quello delle isole Baleari. Oltre alle conseguenze pregiudizievoli per il benessere della Spagna derivanti dalla campagna di odio promossa dal collettivo anticapitalista, Libero ha quindi evidenziato anche la profonda ipocrisia sottesa alla crociata anti-turisti indetta dagli attivisti di sinistra. Questi ultimi, ironizza la testata, starebbero appunto difendendo la loro patria dagli arrivi in massa di visitatori incoraggiando contestualmente l’immigrazione clandestina nel Paese.

Sempre a detta del quotidiano, l’unica forza politica chiaramente schierata contro il fanatismo di Arran è il partito sovranista Vox, che ha biasimato l’impunità concessa finora dalla magistratura ai violenti di sinistra. Diversi esponenti della formazione nazionalista hanno addirittura paragonato le incursioni vandaliche commesse dai membri del collettivo marxista alle “kale borroka”, ossia le azioni di guerriglia perpetrate in passato dai terroristi dell’Eta.

Quella di Vox, accusa Libero, è però una voce isolata, in quanto nessun altro partito spagnolo avrebbe condannato con altrettanto vigore i crimini consumati contro i turisti.

I rappresentanti di Arran, per tutta risposta, hanno “impiccato” diversi manichini raffiguranti proprio i deputati sovranisti colpevoli di avere tuonato contro le violenze attribuibili ai primi e hanno accusato gli esponenti della destra di“invocare restrizioni alla libertà di manifestazione del pensiero”.

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