Spagna, dietrofront di Rajoy: ritirata la riforma sull'aborto

Ritirato il controverso progetto di legge. Il premier giustifica il passo indietro: "Mancanza di sufficiente consenso"

Spagna, dietrofront di Rajoy: ritirata la riforma sull'aborto

Dietrofront del governo conservatore spagnolo sulla controversa riforma della legge sull'aborto promossa dal governo conservatore spagnolo del Partido Popular. Il progetto di legge di protezione del concepito e dei diritti delle donne in gravidanza sarà ritirato per "mancanza di sufficiente consenso".

Il premier Mariano Rajoy ha annunciato che sarà cancellata la norma più contestata che impedirebbe alle donne di scegliere liberamente se interrompere la gravidanza entro le 14 settimane. "Penso di aver preso la decisione più ragionevole in questo momento - ha spiegato Rajoy - non possiamo avere una legge che sarà modificata appena arriverà un altro governo". Il premier ha poi fatto sapere che il governo ha tentato in tutti i modi di "raggiungere il consenso più ampio possibile". "Continueremo a studiare modi per ottenere una maggiore accoglienza della riforma".

Lo scorso 20 dicembre il Consiglio dei ministri di Madrid aveva dato il via libera al giro di vite sull’aborto limitandolo ai casi di stupro o qualora vi fosse un pericolo per la salute della madre. La legge avrebbe cancellato quella varata nel 2010 dal premier socialista Josè Luis Zapatero che consente alle donne di abortire entro le prime 14 settimane di gravidanza e fino a 22 in caso di malformazioni gravi del feto.

Con la riforma Rajoy, l’interruzione di gravidanza volontaria sarebbe diventata possibile solo in caso di violenza sessuale denunciata alla polizia, o di minaccia per la salute della madre, provata da un certificato medico.

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