
Ricorso giudiziario, oggi, in Gran Bretagna, contro la discussa sentenza che ha condannato Tara Hudson, 26enne transgender inglese, a tre mesi di reclusione in un carcere maschile di Bristol. La difesa denuncia il rischio di violenze sessuali e la madre di Hudson riferisce di molestie già subite.
A favore di Tara Hudson - che in primo grado ha riconosciuto la propria responsabilità in un episodio di aggressione e lesioni, ma chiede di scontare la pena ai domiciliari o in un centro di detenzione femminile - si è avviata anche una mobilitazione pubblica, con 110.000 firme già raccolte, stando alla Bbc, in calce a una petizione online.
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