Giovedì prossimo sapremo se i Democratici caricheranno a testa bassa contro Trump, usando la via dell'impeachment, oppure lasceranno stare. La commissione Giustizia della Camera voterà una risoluzione per decidere se avviare, o meno, un’indagine più approfondita sull’eventuale apertura di una procedura di impeachment nei confronti del presidente degli Stati Uniti.
Il voto servirà a fare chiarezza in seno ai dem, divisi fra la linea prudente, caldeggiata dalla speaker Nancy Pelosi, e quella barricadera, tesa ad accogliere le crescenti pressioni dei parlamentari (sono già 137) favorevoli all’apertura dell’inchiesta. Procedura che potrebbe rivelarsi un boomerang, finendo col rafforzare Trump.
Gli atti riprendono la procedura giù usata, in passato, nei confronti di Richard Nixon e Bill Clinton. Si tratta, infatti, di documenti formali: la commissione dovrà decidere se porre in stato d’accusa il presidente o raccomandare gli articoli dell’impeachment, dando più potere di indagine agli avvocati, compresa la richiesta di informazioni sensibili e l’interrogazione di testimoni.
Dal canto suo Trump potrà difendersi rispondendo (per iscritto) alle accuse.
"Come evidenziato dal rapporto Mueller - ha precisato il presidente della commissione, Jerry Nadler (democratico) - sotto inchiesta sono una corruzione e un tentativo di copertura senza precedenti. Gli atti che realizzeremo garantiranno l’informazione al Congresso e all’opinione pubblica, e consentiranno al presidente di replicare alle accuse che gli saranno presentate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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