Tunisi, il museo del Bardo riapre oggi

Il ministro degli Esteri Gentiloni al presidente tunisino Essebsi: "Democrazia e cultura più forti del terrorismo". Turismo, migliaia di disdette dall'Europa

Gentiloni e il presidente tunisino Essebsi (da Twitter)
Gentiloni e il presidente tunisino Essebsi (da Twitter)

Un ritorno alla normalità che passa anche dalla riapertura del museo, luogo della strage terroristica di una settimana fa. Il portavoce del ministero dell’Interno tunisino, Mohamed Ali Laroui, ha reso noto che verrà riaperto oggi il Museo del Bardo di Tunisi, a dispetto delle notizie circolate in precedenza che parlavano di un rinvio. Secondo il portavoce, alle 14 il ministero della Cultura riaprirà la struttura. In una dichiarazione riportata dall’agenzia ufficiale Tap, Ali Laroui ha affermato che "tutte le condizioni di sicurezze sono garantite" per l’apertura del museo.

"La democrazia e la cultura sono più forti del terrorismo". È il messaggio portato a Tunisi dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che, in colloquio con il presidente tunisino Beji Caid Essebsbi, ha annunciato che l’Italia assieme alla Francia proporranno iniziative per consentire "investimenti in Tunisia nell’ambito del piano Juncker". Sostenere la Tunisia "è un dovere perché l’esperimento d’avanguardia tunisino non può essere lasciato solo", ha sottolineato Gentiloni. Il ministro ha ribadito la solidarietà "alle due italiane ferite ancora ricoverate negli ospedali di Tunisi e ai loro familiari". Gentiloni ha anche ricordato le vittime dell’attentato di una settimana fa.

Lorena Boni, una delle due italiane ancora ricoverata a Tunisi, "potrebbe rientrare nelle prossime 48 ore a Modena". Lo fa sapere Gentiloni che le ha fatto visita in ospedale. Sul trasferimento dell’altra italiana ferita, Anna Abagnale, "deve ancora essere presa una decisione tra i medici tunisini e quelli delle Molinette", ha spiegato Gentiloni dopo averla soltanto vista perché "era intubata dopo aver subito un intervento chirurgico".

L'Italia tiene a far sentire la propria vicinanza alla Tunisia. "Finalmente - annuncia Gentiloni - c’è stata la cancellazione di una parte del debito della Tunisia con l’Italia, per un importo di 25 milioni". Il presidente Essebsi all’Italia e alla comunità internazionale chiede due cose: "Impegni economici e cooperazione sul terreno della sicurezza e della lotta al terrorismo".

Turismo, migliaia di disdette

Oltre tremila le prenotazioni in località tunisine cancellate dalle agenzie turistiche europee: lo annuncia in una nota il ministero del Turismo e dell’artigianato tunisino. Secondo il comunicato anche due importanti armatori europei di navi da crociera hanno annullato le loro tappe sulle coste tunisine in seguito all’attentato dello scorso 18 marzo contro il museo del Bardo, dove hanno perso la vita 23 persone, fra cui 20 turisti stranieri.

Forum sociale mondiale a Tunisi

Nonostante i timori per la sicurezza, si apre questo pomeriggio a Tunisi il Forum Sociale Mondiale, un congresso della società civile, di movimenti e organizzazioni internazionali che era in programma nella capitale nordafricana già prima della strage del Bardo. Al Forum, che si conclude sabato, è prevista la presenza di 70mila persone.

Prima dell’avvio ufficiale nel campus universitario Al Manara, i partecipanti hanno organizzato una "grande marcia dei popoli contro il terrorismo" che terminerà davanti al museo teatro della strage jihadista di mercoledì scorso. Confermata la presenza di tutte le delegazioni internazionali, dalla Cina agli Stati Uniti, al Brasile, all’India.

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