"L'anno scorso ha detto che se vedesse Obama annegare lo salverebbe. Ma se vedesse Barack Obama e Petro Poroschenko sul punto di annegare, chi salverebbe per primo?". La domanda a Vladimir Putin arriva da una ragazzina di 12 anni . "Domanda difficile - risponde - posso dire questo: se qualcuno vuole annegare non lo puoi salvare". Rispondendo alle domande dei russi in diretta tivù nel tradizionale programma Linea diretta con Vladimir Putin, il presidente russo non manca di tirare stoccate ai nemici di Mosca. "Siamo però pronti a porgere una mano di amicizia e aiuto a ogni nostro partner, se lui stesso lo vuole".
Dall'economia interna alla politica estera, dai difficili rapporti con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan alla guerra in Siria. Nell'incontro con la Nazione, Putin risponde a domande sugli argomenti più disparati. Non manca, innanzitutto, di lanciare una nuova sfida alla Turchia. "Lo consideriamo un Paese amico - dice - ma abbiamo problemi con alcuni politici di cui consideriamo inadeguato il comportamento". Nel braccio di ferro con Ankara rientra anche il conflitto siriano. Se da una parte Putin ribadiscce la necessità che il cessate il fuoco in Siria porti al processo politico per la soluzione della crisi, dall'altra auspica che venga adottata al più presto una nuova Costituzione sulla base della quale condurre elezioni anticipate e in questo modo uscire dalla crisi. "L'opposizione siriana sta tentando di recuperare quanto perso - ha aggiunto Putin durante la sua maratona tivù - ma faremo di tutto per evitare che la situazione peggiori". Secondo il presidente russo, l'esercito di Damasco è comunque in grado di condurre pienamente operazioni offensive, anche dopo il parziale ritiro delle forze di Mosca. "Vicino alla zona di Aleppo vi è una situazione molto difficile - spiega - vicino alla città operano sia le forze armate dell'opposizione siriana che i terroristi dell'organizzazione Jabat al Nusra e distinguerli non è facile".
Putin ha rinfacciato alla leadership turca più di collaborare con gli estremisti che combatterli. Tanto che il Paese rimane, a suo dire, non sicuro per i turisti russi.
Le relazioni tra Russia e Turchia sono ai ferri corti da novembre, quando Ankara ha abbattuto un jet russo al confine con la Siria. Putin allora aveva parlato di "pugnalata alla schiena" e aveva ordinato di vietare alle agenzie di viaggi la vendita di pacchetti verso la Turchia come pure i collegamenti charter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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