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Turchia, autobomba esplode contro commissariato a Midyat

Ambulanze dirette verso il luogo dell'attacco. La città è a meno di 100 chilometri dalla Siria

Una fotografia diffusa su twitter mostra l'edificio distrutto a Midiyat
Una fotografia diffusa su twitter mostra l'edificio distrutto a Midiyat

Sono passate solo ventiquattr'ore dalla notizia di un attacco terroristico che ha colpito Istanbul, lasciando undici persone prive di vita in una zona centrale della città sul Bosforo, dopo che un'autobomba azionata dalla distanza ha colpito un minibus della polizia diretto all'Università di Istanbul.

Il giorno dopo, quando ancora la città si lecca le ferite, un altro attacco messo in atto con modalità simili scuote la Turchia, portato questa volta a Midyat, città nell'area sud-orientale del Paese, in provincia di Mardin, dove da mesi sono in corso aspri combattimenti tra le forze di sicurezza e la rinnovata guerriglia del Pkk curdo.

Sono ancora incerte le notizie che arrivano da Midyat, dove tuttavia un poliziotto e due civili hanno perso la vita e ci sono almeno 30 feriti in un attentato che ha colpito un commissariato di polizia, in una città che dista meno di sessanta chilometri dal confine con la Siria.

Secondo fonti locali citate dalla Reuters molte ambulanze si stanno recando sul posto. Le prime foto, diffuse sui social network, mostrano la devastazione dell'edificio del commissariato, da cui si levano grandi colonne di fumo.

Manca ancora una rivendicazione per questo attentato, ma le modalità e l'obiettivo fanno pensare a una responsabilità dei curdi del Pkk, che regolarmente - e nelle ultime settimane con accresciuta frequenza - stanno prendendo di mira le forze di sicurezza, facendo ampio uso di esplosivi.

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