Turchia, la sposa è una "bambina" e il wedding reporter rompe il naso allo sposo

Nella provincia turca di Malatya un fotografo di matrimoni ha sferrato un pugno allo sposo quando si è accorto che la sposa aveva appena 15 anni

Turchia, la sposa è una "bambina" e il wedding reporter rompe il naso allo sposo

Doveva essere un matrimonio ma si è trasformato in una scazzottata. Ad assestare un bel diretto sul naso dello sposo, frantumandoglielo, è stato il fotografo incaricato di seguire la cerimonia. La cornice dei fatti è quella del parco naturale Turgut Özal, nella provincia turca di Malatya. Il protagonista della vicenda è Onur Albayrak, fino a ieri un semplice fotografo di matrimoni, oggi un vero e proprio eroe dei social network.

Sì perché Albayrak non ci ha pensato due volte a scagliarsi contro lo sposo quando si è reso conto che stava per convolare a nozze con una minore. “Lo sposo era venuto nel mio studio circa due settimane fa ed era da solo. Ho visto la sposa per la prima volta al matrimonio. Era una bambina e ho sentito la sua paura, stava tremando. Le ho chiesto quanti anni avesse. Prima mi ha detto 15, poi 16. Allora mi sono girato e mi sono preparato ad andarmene”, ha spiegato Albayrak al quotidiano turco Hurryer Daily News.

Ed è stato proprio quando l’uomo si è rifiutato di portare a termine il lavoro che gli era stato commissionato che è scoppiata la rissa. Oggi Albayrak non è affatto pentito: “Ho sentito che vogliono denunciarmi. Lo facciano pure. Io ho solo fotografato una realtà di questo Paese. A me basta cercare di fermare i matrimoni di minorenni”. L’episodio, raccontato dallo stesso Albayrak su Facebook, è diventato virale. E così, dopo la sua testimonianza, anche 100 wedding planner si sono impegnati a boicottare i matrimoni che coinvolgono delle ragazzine.

Non certo una rarità nella penisola anatolica. Secondo le ong, infatti, il dato è “allarmante”. Questo nonostante la legge del Paese fissi l’età minima per contrarre un matrimonio civile a 18 anni e, solo in casi eccezionali, a 17. La realtà però è un’altra. L’Istituto nazionale di statistica sostiene che i casi di “spose bambine” si attestino attorno al 5 per cento mentre, secondo le associazione umanitarie, la stima è decisamente al ribasso. In un Paese dove i musulmani sono il 99 per cento, i matrimoni religiosi celebrati dai muftì sono parecchio diffusi e, secondo la legge islamica, affinché le nozze siano valide è sufficiente che la sposa abbia raggiunto la pubertà.

Il dramma delle “spose bambine” in

Turchia era già salito alla ribalta nel 2016, quando una quindicenne morì per un’emorragia post-parto proprio a causa della sua giovane età. Anche a quell’episodio seguì una grande mobilitazione ma, di fatto, sarebbero ancora 12 mila le ragazze turche date in sposa prima dei 18 anni.

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