Coronavirus

Viola il lockdown per incontrare la fidanzata: si dimette consulente di Johnson

Lo scienziato Neil Ferguson si era finora distinto per i suoi appelli affinché la popolazione rispettasse alla lettera il lockdown anti-contagio

Viola il lockdown per incontrare la fidanzata: si dimette consulente di Johnson

Nel Regno Unito si è appena dimesso Neil Ferguson, il “professor lockdown”, ossia il super-consulente scientifico del governo di sua Maestà riguardo all’emergenza-coronavirus. Egli, uno dei più accesi sostenitori delle restrizioni anti-contagio, è infatti paradossalmente finito nella bufera per avere violato quelle stesse rigide norme facendo venire a casa sua la propria fidanzata. Il cinquantunenne epidemiologo Ferguson, in servizio presso l’Imperial College di Londra, è stato uno dei più decisi promotori dell’introduzione della serrata generale, giunta nel Paese alla sua settima settimana. Nella Gran Bretagna “blindata” a causa dell’avanzare del morbo, è consentito ai cittadini uscire di casa soltanto per quattro ragioni eccezionali: necessità mediche, attività fisica ineludibile, ragioni di lavoro e acquisti di generi alimentari.

L’accademico, dopo un recente scoop del Telegraph sui suoi incontri amorosi in violazione dello stato d’emergenza, si è quindi dimesso ieri notte da componente del Sage (Scientific Advisory Group for Emergencies), ossia l’organismo scientifico consultivo che dialoga con il premier Boris Johnson in merito alle misure di contrasto all’epidemia.

Il luminare, oltre che per i suoi continui appelli alla necessità di osservare rigide precauzioni anti-coronavirus, si era guadagnato di recente l’attenzione dell’opinione pubblica anche per il fatto di avere dovuto trascorrere quattordici giorni in quarantena dopo essere risultato positivo al Covid e il suo autoisolamento era finito da pochi giorni.

Nel dettaglio, lo scandalo che si è abbattuto su Ferguson, uno dei più convinti assertori dell’importanza del rispetto del distanziamento sociale e dell’obbligo di confinamento prudenziale, attiene a una sua “tresca clandestina” con la trentottenne Antonia Staats, militante di sinistra sposata ufficialmente con un altro uomo.

La donna, denuncia la testata, avrebbe viaggiato almeno due volte per Londra, in barba alle restrizioni anti-contagio, per andare a trovare lo scienziato suo amante.

La Staats, in quelle due occasioni, sarebbe infatti uscita dalla sua lussuosa casa nel sud della capitale, dove vive con il marito e i loro due figli, per dirigersi all’abitazione dell’accademico.

In particolare, la prima uscita clandestina della trentottenne avrebbe avuto luogo il 30 marzo, ossia proprio il giorno in cui Ferguson consigliava al governo di mantenere in vigore fino a giugno lo stato d’emergenza e le limitazioni alle libertà personali di movimento.

La seconda sortita illegale della militante di sinistra sarebbe invece andata in scena l’8 aprile, quando ormai lei stessa aveva rivelato ai propri amici l’esistenza della sua relazione con il professore.

Dopo le denunce del Telegraph sulla tresca tra Ferguson e la Staats in violazione dell’obbligo di distanziamento sociale vigente nel Regno Unito, il consulente del premier Johnson ha appunto rinunciato al suo incarico al servizio dell’esecutivo ammettendo di avere commesso un errore.

Egli ha rilasciato ieri le seguenti parole sulla vicenda che lo ha travolto, riportate dallo stesso quotidiano: “Riconosco di avere fatto un errore di valutazione e di avere agito in maniera imperdonabile. Di conseguenza, mi sono dimesso dal ruolo di membro del Sage. Ho agito in quella maniera perché credevo di avere ormai acquisito l’immunità da ogni contagio, essendo risultato in precedenza positivo al coronavirus e avendo reagito ai primi sintomi della malattia isolandomi completamente per due settimane”.

La dichiarazione del luminare cinquantunenne è quindi proseguita con un appello alla popolazione a continuare a rispettare, nonostante la condotta irresponsabile di cui si è reso protagonista lui stesso, i divieti alla base del lockdown: “Sono profondamente rammaricato per avere indebolito il messaggio chiaro e semplice circa la necessità del confinamento precauzionale al fine di domare questa devastante epidemia. Le linee-guida sanitarie in mano al governo sono inequivocabili e servono a proteggere ciascuno di noi”.

Lo scandalo della tresca clandestina messa su dallo scienziato in barba al lockdown, assicura il quotidiano artefice dello scoop, farà infuriare i milioni di coppie distanziate forzatamente per ordine delle autorità, su consiglio dello stesso Ferguson, in nome della prevenzione dei contagi.

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