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Ungheria, 175 km di filo spinato per fermare l'invasione

La Macedonia apre il confine con la Grecia: in Serbia arrivano 8mila immigrati. Che proveranno a entrare in Ungheria

Ungheria, 175 km di filo spinato per fermare l'invasione

Una recinzione di rete metallica, filo spinato e lamette alta circa 4 metri e lunga 175 chilometri, che corre per la lunghezza del confine tra Ungheria e Serbia. Il premier Viktor Orbàn l'ha fatto alzare per bloccare il massiccio flusso di clandestini in arrivo nel Paese lungo la rotta balcanica. È questo il nuovo ostacolo a cui si devono confrontare prima di poter entrare nell’Ue le migliaia di profughi, soprattutto siriani, iracheni e afghani, dopo aver raggiunto la Turchia, oltrepassato il mare verso la Grecia, superato il blocco della Macedonia e poi la Serbia.

L'annuncio della costruzione di un nuovo muro era arrivata a inizio luglio. I lavopri erano stati, quindi, avviati dopo un rapido voto favorevole del parlamento ungherese e una selezione del prototipo della barriera. Il 25 luglio la comunicazione i lavori sarebbero stati ultimati non a novembre come inizialmente previsto ma già a fine agosto. Le forti critiche dell’Unhcr e dell’Unione europea non hanno intimidito Orbàn che ha proseguito spedito in quella che da molti è stata vista come una mossa a uso elettorale interno per recuperare consensi tra chi vota il partito xenofobo e anti-immigrati Jobbik. Anche l’Ungheria sta registrando cifre record di arrivi, che quest’anno si stanno avvicinando ai 100mila, contro i 43mila del 2014.

I profughi che sono riusciti ad attraversare la frontiera tra Macedonia e Grecia dopo essere rimasti bloccati per giorni nella "terra di nessuno", in condizioni disperate, nella pioggia e il freddo, puntano verso la Serbia per poi raggiungere l'area Schengen entrando in Macedonia. Nonostante i 175 chilometri di muro, gli immigrati sono determinati ad entrare. Paura e disperazione possono anche essere più forti del filo spinato. "Lo salteremo quel muro, non importa come. Dopo quello che abbiamo speso per arrivare fin qui, la barriera non ci fermerà", dice convinto un anziano iracheno, in viaggio con dodicic parenti. Molti puntano al paesino di Kubekhaza, alla triplice frontiera tra Ungheria, Serbia e Romania: basta aggirarlo poco più in là per evitare la recinzione. Oppure, come è già successo in alcuni punti, con forbicioni o trinciatrici si può aprire un varco e passare.

Il governo ungherese ha ora deciso di aumentare e intensificare le pattuglie delle forze di sicurezza lungo il muro.

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