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L'Unione europea annulla le sanzioni al deputato polacco razzista

L’eurodeputato di estrema destra Janusz Korwin-Mikke, accusato di sessismo e razzismo, è stato assolto dal Parlamento europeo con un risarcimento di 12 mila euro

L'Unione europea annulla le sanzioni al deputato polacco razzista

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha annullato le sanzioni inflitte dal Parlamento europeo nei confronti del eurodeputato polacco Janusz Korwin-Mikke, dopo le recenti dichiarazione sessiste e razziste espresse dal politico 75enne, appartenente al partito polacco di estrema destra ed euroscettico Liberty.

“Nonostante la natura sconvolgente di ciò che” è stato detto dal eurodeputato Korwin-Mikke, “le disposizioni pertinenti del regolamento interno del Parlamento non consentono di punire un parlamentare europeo per le osservazioni tenute nel contesto delle sue funzioni parlamentari”, è quanto si legge nel comunicato stampa distribuito in queste ore.

Il tibunale europeo ha infatti ritenuto che il Parlamento non possa giudicare il modo o il linguaggio utilizzato da un deputato, e quindi non sia di sua competenza mettere un freno o un divieto a "tutte le parole diffamatorie, razziste o xenofobe". Queste esternazioni possono essere punite “solo se sono accompagnate da una rottura della sessione di lavoro del Parlamento”. In questo specifico caso, come riportato dalla corte Ue, il Parlamento stesso ha riferito che le dichiarazioni del deputato polacco non hanno minimamente interferito e/o interrotto le attività quotidiane dell’Aula.

La sentenza della Corte Ue ha obbligato Bruxelles a riprendere i pagamenti interrotti nei confronti del deputato polacco e a rimborsare interamente le somme corrispondenti all’assegno vitalizio, per un valore complessivo di circa 12 mila euro. Inoltre, Korwin-Mikke è stato riammesso alle normali attività parlamentari dopo alcuni giorni di sospensione.

Il polacco Korwin-Mikke non è nuovo a questo genere di fuoriuscite sessiste e razziste.

Nel marzo 2017, infatti, è stato sanzionato per aver asserito che le donne sono “meno intelligenti” degli uomini, e nel luglio 2016 per aver paragonato il continuo arrivo di migranti in Europa ad una “fuoriuscita di escrementi”.

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