Tra Usa e Russia intesa sulla crisi siriana. Nato: navi, aerei per la Turchia

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu trova l'accordo. Obama: "Colpiremo l'Isis con ancora più forza"

Tra Usa e Russia intesa sulla crisi siriana. Nato: navi, aerei per la Turchia

Partirà a gennaio un nuovo round di colloqui volti ad arrivare a una conclusione per una crisi che in Siria va avanti dal 2011. L'accordo raggiunto oggi dai cinque membri con diritto di veto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite consentirà, con il nuovo anno, di dare il via alla discussione, portando al tavolo del negoziato il regime e l'opposizione.

"Sul piano umanitario sarebbe un risultato straordinario il cessate il fuoco, sul piano politico l’avvio di questo negoziato darebbe l’avvio della transizione per far uscire Bashar al Assad", ha detto il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ai microfono di Sky Tg24.

Molte le questioni legate alla risoluzione del conflitto. In primo piano la lotta contro il sedicente Stato islamico, di cui Barack Obama è tornato a parlare questa sera, nel suo discorso di fine anno dalla Casa Bianca. "Continuerà a rappresentare una minaccia", ha commentato il leader americano, chiarendo che i jihadisti non avranno "nessun posto sicuro" e promettendo attacchi ancora più importanti contro di loro.

Altrettanto importante è il futuro dell'attuale regime siriano. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha ribadito quest'oggi che "questo summit non era su Assad ma sul cercare di trovare un'opposizione accettabile per i negoziati e un accordo sulla lista dei gruppi terroristici". Ufficialmente Mosca continua a sostenere il leader di Damasco, che tuttavia potrebbe decidere - dicono alcuni fonti - di lasciare al suo destino, soprattutto se l'opposizione non accetterà di trattare con l'attuale leadership. E John Kerry, segretario di Stato di Obama, parla di "nette differenze sul tema".

Intanto la Nato ha dato il via libera all'invio di aerei radar, caccia e navi nel Mediterraneo orientale, per

aumentare la capacità difensiva della Turchia, "in considerazione della situazione instabile della regione. Da settimane Ankara è impegnata in uno scontro a distanza con Mosca, dopo l'abbattimento di un bombardiere russo.

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