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"Il Vaticano ha coperto per 63 anni gli abusi di Marcial Maciel"

La denuncia arriva dal cardinale João Braz de Aviz, responsabile della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata. In Vaticano prevedono che verranno alla luce nuovi casi di abusi nel 2019

"Il Vaticano ha coperto per 63 anni gli abusi di Marcial Maciel"

Dal 1943 il Vaticano disponeva di documenti a sostegno delle accuse di pedofilia contro il fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel, ma decise di nasconderli. Lo ha ammesso il settantunenne cardinale brasiliano João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e adesso la notizia sta facendo, con un certo ritardo, il giro del web.

Nella sua denuncia il cardinale ha dichiarato che "chiunque lo abbia nascosto in Vaticano era una mafia, non la Chiesa". Secondo Braz de Aviz le accuse legate agli abusi su minori "aumenteranno perché siamo solo all'inizio. Abbiamo passato 70 anni a nasconderle, e questo è stato un tremendo errore".

Marcial Maciel, amico intimo di diversi Papi, è morto dieci anni fa. Fu indagato solo tredici anni dopo le prime notizie, tra il 1956 e il 1959, per sospetto pedofilia. Tuttavia, i risultati di queste indagini non ebbero immediatamente delle conseguenze.

Solo nel 2006, quando Papa Benedetto XVI gli impose di ritirarsi in Messico per dedicarsi alla "penitenza e preghiera", l'influenza di Maciel iniziò a indebolirsi. Morì due anni dopo a Napoli senza mai chiedere perdono per i crimini commessi, mentre una commissione d'inchiesta del Vaticano aveva già inequivocabilmente rivelato le sue attività criminali e una vita dissoluta. Le innumerevoli vittime di Maciel finirono poi per denunciarlo e chiedere dei risarcimenti, e venne fuori anche la notizia che il cardinale ebbe figli con alcune donne.

Marcial Maciel Degollado è stato riconosciuto ufficialmente dal Vaticano come l'autore di una serie di atti di pedofilia compiuti ai danni di alcuni seminaristi dei Legionari di Cristo, il movimento che aveva fondato in Messico nel 1941. La diffusione pubblica degli scandali di pedofilia aveva fatto emergere chiaramente la politica di "tolleranza zero" verso gli abusi sui minori inaugurata dal papa emerito Benedetto XVI, che continua ancora oggi sotto il pontificato di papa Francesco.

La damnatio memoriae di Marcial Maciel ha permesso alla Congregazione dei Legionari di Cristo, che si è dissociata pubblicamente dal suo fondatore, una crescita nelle vocazioni e delle attività spirituali, dopo una piccola crisi registrata nei mesi successivi allo scandalo. Oltre alla proscrizione del fondatore, i legionari hanno smesso di celebrare i vari effemeridi di Maciel, hanno smesso di chiamarlo "nostro padre" e ignorano il suo nome in pubblico. Inoltre hanno eliminato dai loro centri tutte le fotografie che lo raffigurano e non vengono più diffusi i suoi libri.

Attualmente i Legionari di Cristo annoverano 961 sacerdoti e 617 seminaristi in tutto il mondo, suddivisi in 9 territori (province) presenti in 21 paesi del mondo. Condividono la stessa spiritualità e lo stesso carisma con i membri del Movimento Apostolico Regnum Christi, anch'esso fondato da Marcial Maciel nel 1959.

Il Regnum Christi conta oltre 47 mila membri ed è presente in 34 Paesi.

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