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Il vice cancelliere tedesco: "Marocco e Algeria riprendano i finti profughi"

Affondo di Sigmar Gabriel: "I Paesi del Maghreb non possono accettare gli aiuti per lo sviluppo e poi rifiutarsi di prendere in carico i migranti che non ricevono lo status di rifugiati una volta in Europa"

Il vice cancelliere tedesco: "Marocco e Algeria riprendano i finti profughi"

Un altro paletto - l'ennesimo - piantato dal governo tedesco per regolamentare l'immigrazione.

Questa volta il giro di vite riguarda gli stranieri che arrivano in Germania da Algeria e Marocco: Paesi che dovranno rimpatriare i cittadini che si vedono rifiutare la richiesta d'asilo una volta giunti all'interno dei confini tedeschi.

Il ministro dell'Economia e vice cancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel ha dichiarato ieri in un'intervista al programma radiofonico ARD "Tagesthemen" che i Paesi del Nord Africa dovranno "riprendersi indietro" i propri emigranti se non vogliono vedersi tagliare gli aiuti che arrivano proprio dalla Germania.

"La Germania vuole aiutare economicamente questi Paesi - ha spiegato Gabriel - ma ciò è possibile solo se i governi di questi Stati si comportano correttamente e permettono ai loro cittadini che non hanno diritto a ricevere l'asilo nel nostro Paese di ritornare tranquillamente nel loro territorio. Non è possibile accettare gli aiuti per lo sviluppo e poi non accettare di riprendersi i propri cittadini che non hanno ottenuto asilo in Germania poiché non avevano motivo di lasciare il loro Paese d'origine."

L'emergenza dei rifugiati non riguarda infatti solo i siriani: migliaia di maghrebini arrivano infatti in Europa attraverso la rotta balcanica nella speranza di farsi riconoscere il diritto d'asilo di cui, molto spesso, non potrebbero godere. Le lungaggini delle procedure amministrative e di una burocrazia ingolfata dall'altissimo numero di domande presentate consentono poi a molti di godere di insperati benefit in attesa di ricevere una risposta.

Secondo AFP, gli algerini arrivati in Germania a dicembre sono 2296 (contro gli 847 di giugno), mentre i marocchini sono 2896 (a giugno erano solo 368). Da mesi ormai la politica delle "porte aperte" di Angela Merkel suscita proteste sempre più aspre in vasti settori dell'opinione pubblica e della politica. Nonostante la Cancelliera insista a non voler porre un tetto agli ingressi, nei fatti la coalizione di governo ha molto ammorbidito le proprie posizioni, accettando di respingere quelli che tra i migranti non hanno diritto allo status di rifugiato.

@giovannimasini

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