A volte l'incubo finisce Gli islamici liberano le studentesse cristiane

Decisivo l'accordo tra la Nigeria e i terroristi di Boko Haram. Nelle Filippine rilasciati i due tedeschi rapiti

A volte l'incubo finisce Gli islamici liberano le studentesse cristiane

Alle volte anche gli incubi possono finire. Così ieri uno dei grandi problemi dei nostri giorni, la detenzione di ostaggi da parte di estremisti islamici che torturano e giustiziano i prigionieri, ha visto almeno una pausa in due diverse parti del mondo. In Nigeria il governo ha raggiunto un accordo con l'organizzazione terrorista Boko Aram per la liberazione delle circa 200 ragazze rapite sei mesi fa e l'emozione è grande in tutto il mondo. Alle Filippine il gruppo ribelle musulmano Abu Sayyaf ha rilasciato i due cittadini tedeschi rapiti ad aprile poche ore aver minacciato di decapitare uno degli ostaggi se non fosse stato pagato il riscatto: ma cinque milioni e 600mila dollari hanno raggiunto le tasche dei terroristi, e Stefan Okonek e Henrike Dielen hanno ritrovato la libertà.

La liberazione delle studentesse caricate su un camion presso Chibok il 14 aprile è un grande sospiro di sollievo: le studentesse hanno sofferto le pene dell'inferno nelle mani di un gruppo il cui nome significa «l'educazione occidentale è proibita». Adesso escono nell'ambito di un accordo generale fra il governo nigeriano e gli estremisti che hanno ucciso 13mila persone conquistando terra allo stato islamico.Il presidente Goodluck Jonatahan è stato nel mirino dell'opinione pubblica internazionale: un grande movimento, cui hanno partecipato Michelle Obama e Malala con lo slogan «liberate le ragazze», lo ha accusato di non affrontare il problema. Alcune delle ragazze fuggite o restitutite hanno testimoniato storie di orrore, in cui le teenager sono state vendute come schiave e come spose ai terroristi. Una fonte dei servizi nigeriani conferma che le trattative sono state genuine, ma non è chiaro se i negoziati siano avvenuti con il capo dell'organizzazione Abubakar Shekau, o con un'altra fazione. Sarebbe la prima volta, dopo molti tentativi, che Boko Arama accetta un accordo. Il capo dell'aviazione Alex Badeh ha detto che «i terroristi hanno annunciato un cessate il fuoco per dimostrare il loro desiderio di pace». La verità è che il rapimento ha messo Boko Aram in crisi: il mondo cristiano si è risvegliato quando una delle ragazze ha spiegato in video perchè si era convertita all'Islam. Un esercito di rapiti, fra cui molti cristiani, è nella mani dei terroristi. Da 5 anni Boko Aram spazza il Paese col suo odio, le auto suicida attaccano le città, 100 soldati si sono uniti agli insorti. Ma il mondo intero ha cercato le rapite con droni e aerei sulla Nigeria. Boko Aram ha perso il sostegno dei suoi fratelli di Al Qaeda, si trova costretto a chiudere l'episodio mentre l'esercito lo stringe.

Questa sembra la causa della decisione.

Alle Filippine invece non ci sono tracce di crisi per l'organizzazione che deteneva la coppia tedesca: il suo pedigree di rapimenti, uccisioni, attentati, estorsioni è una piaga molto viva, ben collegata al movimento islamista internazionale. Bin Laden fu il primo a credere nei militanti filippini che avevano combattuto con lui in Afghanistan, e a finanziarli. Fiducia ben riposta.

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