Montezemolo accusa Moretti: «Vuole bloccare i nostri treni»

«Un colpo di mano» per far deragliare Ntv. «Affermazioni pretestuose per coprire le proprie difficoltà». È durissimo nei toni e nella sostanza il duello combattuto a colpi di comunicati tra la società concorrente di Trenitalia nell’alta velocità e le Ferrovie dello Stato. A rendere ancora più tesi i rapporti tra le parti, il nuovo Prospetto informativo della rete (Pir), il documento che regola i rapporti tra Rfi (il gestore della infrastruttura del gruppo Fs, controllato dal ministero dell’Economia) e le imprese ferroviarie.
A Ntv, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, non è andata giù la riscrittura da parte di Rfi del «cuore» del prospetto e, più precisamente, la parte che riguarda il certificato di sicurezza per l’omologazione dei treni. Finora, il certificato poteva essere presentato al momento della firma del contratto di utilizzo dell’infrastruttura di rete. Ntv afferma di aver calibrato su queste regole il progetto industriale (un miliardo di investimenti). Ora, secondo il Pir2 (che lascia 7 giorni di tempo alle parti per eventuali osservazioni), il certificato dovrà essere presentato entro 4 mesi dalla richiesta delle tracce orarie, prevista ad aprile, e quindi nel mese di agosto. Così, afferma Ntv, i tempi non quadrano più. Anche perché il collaudo e l’omologazione dei treni Alstom sono previsti a ottobre-novembre 2011. Ntv sarebbe dunque costretta a far slittare al 2013 la partenza del servizio, previsto nel 2012, con «gravi e irreparabili danni». L’azienda chiede «l’immediato intervento del governo» e ribadisce l’urgenza di «istituire un soggetto terzo, realmente neutrale» che sia arbitro del processo di liberalizzazione. Va peraltro ricordato che lo stesso presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, aveva sollevato l’urgenza di creare un’Authority per le ferrovie. Ntv intende inoltre tutelare «in ogni sede, italiana e europea, i diritti della Società e dei suoi azionisti». Da parte sua, il gruppo guidato da Mauro Moretti ricorda come per «ben quattro volte», Ntv «ha spostato unilateralmente in avanti la data di debutto», e che «la sostanza vera del comunicato appare invece essere che la partenza e l’operatività di Ntv è annunciata per la prima volta nel 2012, e non nell’anno in corso come sempre reso noto».

Sia Fs, sia Rfi respingono, pertanto, «le accuse di comportamento illegittimo», e «preannunciano mandato ai propri legali in relazione a questa e alle precedenti affermazioni lesive che da molti mesi Ntv sta lanciando verso il gruppo e le sue società».

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