Moratti a Lega e Pdl: «In città nel 2011 meno di mille rom»

«Ridurremo a meno di mille il numero di nomadi a Milano nei prossimi due anni». L’impegno è del sindaco, Letizia Moratti, che ha fissato una road map per l’alleggerimento dei campi insieme ai vertici di Pdl e Lega. Il sindaco fa promesse realistiche e parte dai risultati raggiunti, inclusi i centosessantaquattro sgomberi eseguiti negli ultimi tre anni: «Dalle oltre 2.000 presenze di regolari del 2006 siamo arrivati nel novembre del 2009 a 1.300 e c’è un piano che ci porterà sotto i mille da qui al 2011». Moratti promette «un alleggerimento sostanziale di tutti i campi» e in particolare di quello di via Idro: «Diventerà un campo temporaneo con numeri sensibilmente inferiori a quelli erroneamente indicati dai comitati di cittadini. Entro il 2010 gli ospiti non saranno più di 150 e tutti con le caratteristiche richieste per i campi: non avere sentenze passate in giudicato, non avere una casa di proprietà, mandare a scuola i figli e seguire percorsi di inserimento sociale».
Grande assente il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che ha disertato all’ultimo momento l’appuntamento a cui era atteso per sciogliere l’ambivalenza di lotta e di governo della Lega.

Il ministro dell’Interno ha firmato con il Comune un patto di sicurezza per integrare i nomadi che rispettano le leggi, ma i leghisti milanesi, a partire da Matteo Salvini, continuano a guidare la battaglia per gli sgomberi totali. Presente al vertice Davide Boni, che ha ammesso il buon lavoro fatto da palazzo Marino, ma ha insistito: «L’obiettivo finale è lo smantellamento totale dei campi».

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