«Siamo gli unici a dire le stesse cose, quelle che pensiamo, durante i colloqui privati e poi in pubblico». Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera e capodelegazione del partito nelle trattative per la giunta, è polemico con gli alleati che lo hanno lasciato solo a criticare il metodo politico del supersindaco Letizia Moratti. Qualche frizione si è creata anche allinterno di An, dove la coordinatrice regionale, Cristiana Muscardini, avrebbe preferito tenere una linea più morbida. «Qualcuno nel mio partito fa precedere le dichiarazioni alla meditazione e questo porta le situazioni a incartarsi» dice la Muscardini. La Russa, anche se il livello dello scontro è alto, mantiene ottimismo sullesito finale: «Contiamo che la soluzione sia positiva». Il capogruppo di An, tra laltro, è colui che nove anni fa ha inventato lassessorato a Turismo, moda e eventi, gestito finora da Giovanni Bozzetti, che An ha chiesto di poter mantenere.
Vista da fuori, sembra prima di tutto una battaglia su nomi e assessorati.
«Il nostro, prima di essere un problema di nomi, è un problema di deleghe. E prima ancora che di deleghe è un problema di politica con La p maiuscola, riguarda il ruolo complessivo di An nella coalizione».
Perché non volete presentare la rosa che chiede la Moratti?
«Nessun partito ha dato la rosa di nomi, nemmeno la Lega, quindi non vedo perché dovremmo farlo noi. Hanno discusso insieme a lei sulle persone e hanno trovato unintesa. E la soluzione, secondo noi, è quella di di trovare nomi concertati tra il partito e il sindaco e che siano adatti alle deleghe. Non ho alcun dubbio che alla fine ci metteremo daccordo sui nomi. Ma prima che di nomi è un problema di deleghe».
E quali sono le richieste sulle deleghe?
«Una delega vera per il vicesindaco, che potrebbe essere la Casa, e poi due assessori con competenze simili a quelle della scorsa giunta, dal momento che abbiamo praticamente gli stessi consiglieri. Noi diamo sostegno assoluto alla Moratti, ma stiamo cercando di non essere gli unici penalizzati dallaccordo».
An ha perso voti e in molti sostengono che nella scorsa giunta voi foste già sovradimensionati.
«E infatti nessuno chiede tutte le deleghe che avevamo, che erano pesanti e numerose. Per rispetto anche delle prerogative del sindaco, che ha preso su di sé alcune competenze, accettiamo un ridimensionamento di peso ma non al punto da essere annullati. Se è questo che vogliono, per noi non è pensabile.
Appoggio a lato? Cioè esterno...
«Lipotesi non ci piace ma non possiamo escluderla. Anche se continuo a pensare che troveremo una soluzione positiva».
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