C’è lui, Morgan, a scintillare in mezzo alla giuria di X Factor che parte da domani sera in diretta su Sky Uno. La sua grande rivincita. Il suo grande dolore. Mentre Simona Ventura (radiosa), Arisa (spaesata ma non è una novità), Elio (graffiante) e Alessandro Cattelan (torrenziale) parlano e ridono durante la presentazione dello show negli studi del Teatro della Luna, Morgan divaga e polemizza. Ce l’ha anche con Mario Biondi, reo di aver decretato la fine dei talent show : "Lui rosica - dice Morgan - perché non li fa. Io ho iniziato a incidere dischi a 16 anni, lui aveva vent’anni di più". E via così. "Se vuole giocare a ping pong, ha vinto lui. A me non piacciono queste polemiche", risponde Biondi da Londra.
Battibecco. Un altro. In fondo sempre questo il destino di Morgan: fare casino. E poi parlarne.
Morgan, dicono che i talent show come X Factor sono finiti.
"Lo dice chi non li conosce".
Dicono anche che lei come giudice punti più sulla stravaganza che sulla qualità effettiva dei cantanti.
"Fate voi. Io ho puntato su Noemi e Mengoni e tre dei miei cantanti hanno vinto X Factor . Anche Giops, che ha appena inciso un disco per Dori Ghezzi, era un mio favorito. Diciamo che non sono messo poi così male. E lo dico senza presunzione... Scusa, c’è Fiorello che mi aspetta al telefono.... ".
Ha visto il suo show l’altra sera su Raiuno?
«No, l’ho visto il mattino dopo su YouTube».
Raiuno. Lei è stato cacciato dal Festival di Sanremo.
"E quindi dovrei riabilitarmi? Non ho nulla per cui riabilitarmi. Forse sono stato considerato troppo libero e posso aver dato fastidio".
È stato anche allontanato da X Factor . Ma adesso ci ritorna su di un’altra tv.
"Quando ho saputo che la Rai non l’avrebbe più fatto, ho chiamato Francesco Facchinetti: perché non facciamo noi un altro format? Mi ha risposto: parliamone, vediamoci. Ma non si è fatto più sentire, mi ha bypassato e ha iniziato Star Academy . Ne prendo atto".
Adesso lei a X Factor ritrova Simona Ventura.
"Mi piace come lavora. Non è mai forte con i deboli né debole con i forti. Mi ricordo come polemizzò con i direttori di rete Rai. Tosta".
Morgan, come sono i suoi concorrenti in gara qui?
"Non ho ancora iniziato a lavorare su di loro, ma manca poco, adesso comincia il bello".
Momento nero della discografia, che ha finito di investire su nuova musica. Lei su chi punterebbe?
"Sui Ministri, senz’altro. E poi Bugo. Bugo è un grande, uno che, se mi criticasse, mi dispiacerebbe molto ma lo terrei in grande considerazione. È uno dei pochi che ha uno stile suo, è un vero nuovo cantautore".
A proposito: e lei?
"Sono quasi quattro anni che non pubblico nulla".
Appunto.
"Ma tra poche settimane mi rifaccio: esce Italian songbook volume 2 . Con le canzoni d’autore".
Ad esempio.
"Ho rifatto Il denaro di Piero Ciampi, Il tarlo di Fausto Amodei, Si può morire dei Gufi. C’è anche Sole malato di Modugno che io ho tradotto in inglese. Non sono canzonette d’amore, ma canzoni d’impegno. E ho incluso in scaletta anche una mia composizione di 12 minuti, When the old man smokes . Ho fatto questo disco con una concenzione della musica innovativa. Diciamo che è musica 2.0".
Visionario. E ottimista.
"Ho anche ritradotto l’ Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters nella parte in cui ha ispirato De André. Ho conservato la metrica di De André però tornando alla lingua di Lee Masters".
Ci vuole fantasia per mettere in piedi un’operazione così.
"Io sono molto dispersivo. E non pianifico quasi mai nulla, neppure la pettinatura dei capelli".
Infatti talvolta parla in libertà.
"E posso dare fastidio".
Suona ovunque e appare in tv. Ma nel privato?
"Sono privato. Nel senso che mi sento defunto".
In amore?
"Sono deluso da come sono andate le cose nella mia vita privata. Guardando al mio matrimonio che è andato in frantumi come uno specchio che cade, mi sento come una ragazza violentata. Dopo un tale amore, non posso più amare. Per dirla con John Donne, poeta del Seicento, potrò anche avere piacere carnale, ma mai più provare amore".
Che tristezza, Morgan.
"Sono spento, deluso, anche se gli altri non se ne accorgono. E difatti mando spesso in vacca le cose. Meno male che c’è ancora mia figlia. Senza di lei, forse non avrei fatto questa intervista. In fondo, non vedo altri motivi per essere qui".
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