da Bergamo
L'Atalanta si iscriverà alla svelta a un corso di giapponese. Per far sbollire la rabbia di tre punti già in tasca sfumati a pochi minuti dalla fine per il gol di Takayuki Morimoto, 18 anni, capace di segnare la prima rete in serie A dopo soli cinque minuti dal proprio esordio nella massima serie.
«Il Ronaldo del Sol Levante», come viene soprannominato con esagerata enfasi dai cronisti nipponici, ha regalato al Catania un pareggio importante nella prospettiva Uefa. L'Atalanta, che ha dominato la partita per larghi tratti, si è vista così sfuggire sul più bello una vittoria che le avrebbe consegnato il quarto posto in classifica.
Sicuramente i bergamaschi avrebbero meritato qualcosa in più del pareggio. Nel primo tempo gli etnei sono stati messi alle corde dalla determinazione dei nerazzurri di Colantuono: Pantanelli sè dovuto prodigare sin dai primi minuti (interventi su Ariatti e sui colpi di testa di Carrozzieri e Loria), in cui il Catania è stato letteralmente stretto d'assedio (cinque angoli battuti dai bergamaschi nei primi 10'). Il gol di Zampagna su assist del sempre più convincente Donati non è stato altro che il logico prodotto della supremazia.
Nella ripresa il Catania ha provato a uscire dal guscio, ma a parte qualche velleitaria conclusione dalla distanza di Caserta, Calderoni non ha mai dovuto drizzare le antenne.
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