«No, non lo rifarei più. Buttarsi sotto il treno della metropolitana è stato un gesto dimpeto, una decisione improvvisa, presa in un momento in cui mi sentivo particolarmente scoraggiata e, a dire il vero, non so spiegarne il motivo perché, da quando sono arrivata a Milano, il primo novembre scorso, qui ho passato solo giorni bellissimi... Non cè stato un avvenimento, un fatto preciso, che mi abbia indotto a questo gesto. Semplicemente, a un certo punto, mi sentivo finita».
Manuela F. ha 32 anni. Capelli neri corti, viso pulito, parla con fatica dal suo letto del reparto di traumatologia del Niguarda.
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