È morto Lamberto Sechi: per anni guidò Panorama

Aveva assunto la direzione di Panorama nel 1965, coniando lo slogan "i fatti separati dalle opinioni"

È morto Lamberto Sechi: 
per anni guidò Panorama

Roma - È morto Lamberto Sechi, storico direttore di Panorama. Sechi, nato a Parma nel 1922, aveva assunto nel 1965 la direzione della rivista Mondadori - allora mensile - ed aveva coniato lo slogan per la pubblicazione "i fatti separati dalle opinioni". Lasciato Panorama nel 1979, Sechi è stato in seguito direttore di quotidiani come "La Nuova Venezia" e di altri settimanali come "L’Europeo", oltre che direttore editoriale dei periodici Rizzoli.

Una lunga carriera Dopo varie esperienze nei giornali locali aveva diretto la Settimana Incom e fondato, nel 1957, il mensile femminile Arianna. Nel 1965 aveva assunto la direzione di Panorama (in quel periodo mensile), succedendo a Nantas Salvalaggio. Si era ispirato alla prestigiosa rivista americana Time trasformando Panorama in un settimanale di formato tabloid. Sechi diede al giornale una linea politica di sinistra moderata. Lui la definiva "kennediana". Comparve il gossip in alcune rubriche, e anche foto di nudi femminili.  Sotto la guida di Sechi si sono formate grandi firme come Giulio Anselmi, Corrado Augias, Claudio Rinaldi, Carlo Rossella, Barbara Palombelli, Carlo Rognoni, Giampiero Mughini, Fiamma Nirenstein, Claudio Sabelli Fioretti e molti altri. Sechi lasciò il giornalismo attivo nel 1995.

Schifani: scompare un modernizzatore "Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Lamberto Sechi, giornalista di spicco e direttore di altissimo profilo". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, in un telegramma inviato alla famiglia del giornalista scomparso. "A Sechi - aggiunge il presidente Schifani - va il merito di aver modernizzato la stampa italiana introducendo l’uscita settimanale delle riviste di approfondimento. La sua scomparsa costituisce una grave perdita per noi tutti e per il mondo dell’informazione".

Il ricordo di Valeria Gandus "Lui ha allevato un'intera generazione di giornalisti. La sua ricetta era raccontare i fatti con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, una vera novità negli anni '70". Con queste parole Valeria Gandus, redattrice storica di Panorama, ricorda gli insegnamenti ricevuti da Sechi. "Esigeva un linguaggio che aborriva i luoghi comuni. Ci correggeva i pezzi con la matita rossa, come a scuola - ha aggiunto la giornalista - Ha dato vita a una redazione di giovani e di donne, cosa che non esisteva allora.

Invecchiando si era addolcito e ci trattava tutti come suoi figli". "Ha affrontato temi molto attuali, come il divorzio e l'aborto e condusse una campagna contro il nucleare. Li portò all'attenzione del grande pubblico", ha concluso la Gandus.

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