L'avevano promesso e l'hanno fatto. «Pro» e «contro» moschea al Lagaccio si sono incontrati-scontrati ieri pomeriggio in consiglio comunale. Tutti presenti: comitato dei cittadini Centro Est da una parte e studenti, comunità di San Benedetto al porto e Arci dall'altra. Presenti in massa i primi, più di cento. Circa una cinquantina, invece i secondi. Il consiglio comunale viene interrotto alle 14.30, a mezz'ora dalla campanella di inizio, dal presidente del consiglio Giorgio Guerello per il vociare continuo. I vigili sequestrano gli striscioni ai cittadini del Centro Est. Alcuni dei cartelli che vengono esposti dall'altra parte, però, non vengono notati. Ed è nuovamente polemica. Il consiglio viene nuovamente interrotto. Sono le tre. Nel frattempo, altri cittadini del Lagaccio, giunti a Tursi per la protesta, vengono lasciati al di fuori del palazzo, che è «blindato»: i vigili urbani sorvegliano il portone su via Garibaldi. «Non ci hanno lasciato entrare - dice Milena Pizzolo, assessore del municipio Centro Est - perché i posti a sedere in aula rossa erano tutti occupati.
C'erano diversi anziani, che sono stati costretti ad aspettare fuori che il tutto finisse. Non ci hanno permesso neppure di varcare l'ingresso per ripararci dal vento e dalla pioggia. Con un turista, cosa avrebbero fatto?».Intanto, in aula, si continua a discutere, fra fischi e applausi. (...)
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