Una mostra e un libro raccontano Picasso «sedotto» da via Margutta

La capitale celebra il primo incontro tra l’Urbe e Pablo Picasso. A testimoniare questo appuntamento una mostra allestita a via Margutta, luogo significativo per tutti gli artisti, in cui il maestro spagnolo ha stabilito il suo quartier generale durante il primo soggiorno capitolino avvenuto nel 1917.
A novant’anni esatti da allora, nella galleria di Valentina Moncada, che negli ultimi anni ha ospitato numerosi esponenti dell’arte contemporanea internazionale, fino al prossimo 30 aprile, sarà possibile ammirare una serie di opere che animano l’esposizione «Picasso a via Margutta» e raccontano la permanenza nella città eterna, tra il febbraio e l’aprile del 1917, dell’artista spagnolo arrivato in Italia con Jean Cocteau per lavorare al primo balletto cubista della storia, Parade, messo in scena dalla compagnia dei balletti russi.
Il percorso espositivo della galleria si apre con alcune fotografie che fanno parte dell’archivio del museo Picasso di Parigi e ritraggono l’inventore del Cubismo nel suo atelier romano. La location della mostra non è casuale: Picasso infatti, al suo arrivo nella capitale aveva scelto uno studio nel cuore della città; Valentina Moncada, per caso, ha saputo che ad affittargli il laboratorio nel complesso degli studi Patrizi era stato Giuseppe Patrizi, il suo bisnonno. È da questa scoperta che nasce l’idea di celebrarne la permanenza romana con l’esposizione e con un libro Picasso a Roma che ripercorre il lavoro capitolino dell’artista spagnolo: la genesi di lavori come L’Italienne e L’Arlequine et femme au collier; e anche i rapporti con gli artisti coinvolti nella creazione del balletto Parade per il quale Picasso ha realizzato i costumi e le scene.


L’esposizione di via Margutta offre ai visitatori anche alcuni costumi di questo balletto, presi in prestito dal museo dell’Opera di Parigi, un altro concesso dal teatro dell’Opera di Roma e le foto dello spettacolo poi messo in scena nella capitale francese, al teatro Chatelet.
Nei giorni dell’esposizione la galleria resterà aperta, dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 18.

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