Moto Gp, a Silverstone sprofondo Rossi: "Sono disperato"

Valentino non nasconde la delusione dopo il 13° posto nelle qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna e dice: "Non riesco a guidare e non so perché"

Moto Gp, a Silverstone  
sprofondo Rossi:  
"Sono disperato"

Silverstone Dice: «Non riesco a guidare e non so perché».
Valentino Rossi non nasconde la delusione dopo il 13esimo posto nelle qualifiche MotoGp del Gran Premio di Gran Bretagna. Il pilota della Ducati accusa un ritardo di tre secondi e sette rispetto alla Honda di Stoner, che partirà dalla pole position. Quasi quattro secondi, roba mai vista, roba che il Vale aveva forse provato solo nel peggiore degli incubi motoristici. La nazionale dei motori, dunque, proprio non va.

Dice: «Il distacco è grandissimo e non abbiamo un’idea per migliorare almeno un pò». Dice: «Il distacco è grande, la situazione per la gara è disperata, abbiamo accorciato e allungato, alzato e abbassato la moto senza ottenere risposte positive... Non so proprio cosa potrei fare. Il problema è che Nicky (Hayden, il compagno) è più avanti (e lo sono anche Abraham, De Puniet e Barbera su rosse non ufficiali, ndr)... per cui è sicuramente un problema mio e di conoscenza del tracciato, ma anche della Ducati che non va benissimo su questo asfalto». Dice: «Se dovesse piovere, forse andremmo un pò meglio. Ma non siamo competitivi nemmeno sull’acqua: d’altronde, andiamo talmente piano sull’asciutto...». E ammette: «Qui, pur non conoscendo bene la pista (l’anno scorso non ci ha corso a causa della frattura rimediata nel Gp d’Italia, ndr), speravo di fare passi avanti. E invece non riesco proprio a guidare... Dobbiamo tirar fuori un coniglio dal cilindro? Non basta nemmeno un canguro, temo».

Questo è il Valentino più giù della stagione, il Valentino che non ti aspetti e che dimostra anche nelle difficoltà quanto sia schietto. La disperazione di cui parla è palpabile, vera, sincera, come sincero è il dolore consapevole di trovarsi in sella alla moto più amata d’Italia e di non riuscire a farla volare. Anche perché adesso non ci sono più acciacchi e spalle da curare, adesso c’è solo da recuperare e adattare la Rossa scorbutica alla sua guida.
Intanto, però, Stoner, ovvero colui che la belva l’ha domata vincendoci pure un mondiale, è in pole con la Honda. E già questo fa male a Vale.

Se poi accanto all’australiano si piazza pure Simoncelli sull’altra Honda, benché amico di lunga data, il dolore non può che aumentare. Se poi terzo è il rivale degli ultimi anni, Lorenzo, sulla sua ex moto, la Yamaha, il dolore, forse, diventa rabbia. Rabbia da gara. Speriamo.

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