La Ferrari sparisce dal Gran Premio. E purtroppo è anche colpa di Kimi

L'errore di Hamilton a muro e i meno 5 posti. in griglia a Monza. E Antonelli elimina Leclerc

La Ferrari sparisce dal Gran Premio. E purtroppo è anche colpa di Kimi
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Che non fosse l'anno della Ferrari, l'avevano capito dalla prima gara. Ma che il destino si accanisse sulle rosse non era minimamente prevedibile. Nel giorno in cui si rompe una McLaren, evento più raro di un'aurora boreale, le Ferrari invece non arrivano in fondo alla gara. Un doppio zero in classifica che per ritiro non capitava dal Gran premio del Canada dello scorso anno. Il Gran premio d'Olanda più divertente e pazzo degli ultimi anni, pieno di colpi di scena e colpi di testa, riscrive la classifica del campionato lanciando la fuga di Oscar Piastri che porta a 34 punti il suo vantaggio su Lando Norris, rimasto a piedi a dieci giri dalla fine e celebra il primo podio di Isack Hadjar, ma lascia l'amaro in bocca a Hamilton, Leclerc e a Kimi Antonelli.

Lewis Hamilton finisce la sua gara al 22° giro andando a muro alla curva 3, la soprelevata dove è arrivato troppo largo. Un errore strano, non da Hamilton. Ma quest'anno Lewis sta facendoci vedere (e sentire) cose che da lui non ci saremmo mai aspettati («non è normale per me fare questi incidenti...»). Non solo. A Monza, domenica, sarà penalizzato di 5 posti in griglia (per mancato rispetto di doppie bandiere gialle nei giri di riscaldamento). Il problema è che la sua uscita di pista ha innescato l'ingresso della Safety Car, rovinando la gara di Leclerc che era appena rientrato a cambiare gomme. Charles non si è abbattuto ed è andato all'attacco di Russell (già passato al via) sorpassandolo con una bella aggressività e più di due ruote fuori pista. Una manovra al limite. Da applausi in un'altra era, da inchiesta dei commissari oggi. Ma per Charles non era ancora finita perché al 53° giro la sua gara è definitivamente finita quando, alla stessa curva in cui era uscito Hamilton, Antonelli lo ha colpito sbattendolo fuori. Un eccesso di aggressività di Kimi, punito anche dai commissari (10 + 5 per eccesso di velocità ai box), anche perché in quel momento la sua Mercedes sembrava averne di più. Un errore da diciannovenne al suo debutto in Formula 1. Non ne aveva bisogno nella settimana di Monza. Buttare fuori un ferrarista nella settimana del Gran premio d'Italia è una cosa da non augurare al peggior nemico. «Un errore mio. Chiedo scusa a Charles. Non mi aspettavo che scendesse così tanto dalla soprelevata ma sono io che l'ho colpito», la spiegazione di Kimi.

«Errori che succedono, per passare su questa pista bisogna essere aggressivi, ma all'interno della curva 3 proprio non si può passare», ha detto Charles che si è invece difeso per l'attacco a Russell: «Lo rifarei sempre, dovevo essere aggressivo, ci giochiamo il Mondiale Costruttori con la Mercedes». Lottavano per il quinto posto. Nulla di più. A Kimi sarebbe servito più che a Charles.

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