Su valori come lidentità nazionale, la «lotta serrata» allimmigrazione clandestina, la certezza della pena, sono pronti quasi a fare le barricate. La terza assemblea regionale del Lazio del Movimento per lItalia, guidato da Daniela Santanchè, intitolata «Più unito il Pdl, più forte lItalia» e tenutasi ieri pomeriggio in un hotel a due passi da piazza Cavour, si è aperta allinsegna della massima intransigenza sulle idee. A far da strappalacrime, prima dellinizio del dibattito politico, il ricordo, a 31 anni dalla morte - avvenuta il 16 giugno del 1979 - di Francesco Cecchin, lesponente del Fronte della Gioventù ucciso, in «ossequio» alla lotta tra opposte fazioni, da militanti dellultrasinistra nei pressi di piazza Vescovio.
Per celebrare, in grande stile, lingresso dellMpi nella grande casa del Pdl - ladesione ufficiale è coincisa con la nomina, il 1° marzo scorso della Santanchè a sottosegretario allAttuazione del programma di governo - dirigenti e simpatizzanti del movimento hanno annunciato, per sabato 26 giugno, una manifestazione di piazza per la giornata contro la pedofilia. «Riempiremo piazza Navona, liberando migliaia di palloncini bianchi in cielo, proprio nello stesso giorno in cui sui siti pedofili viene celebrato il cosiddetto love boy day, ossia quella che viene definita come la giornata dei diritti dei pedofili», spiega il coordinatore regionale del Movimento per lItalia, Fabio Sabbatani Schiuma.
Lassemblea ha poi acceso i riflettori su Roma e il Lazio, considerate vere e proprie roccaforti del movimento. «I dati lo testimoniano. Nella Capitale il 40 per cento della classe dirigente della Destra di Storace traslocò armi e bagagli nel movimento creato dalla Santanchè - precisa Schiuma -. A Rieti il vicecoordinatore regionale, Claudio Valentini, è diventato capogruppo Pdl in consiglio comunale. A Viterbo, il nostro consigliere comunale Giuseppe Talucci Peruzzi, ricopre la carica di delegato del sindaco alla sicurezza mentre il neoeletto alla Provincia, Gianluca Mantuano, è anchegli stato nominato capogruppo pidiellino».
Successi che hanno «galvanizzato» il Movimento per lItalia il cui obiettivo prossimo è quello di diventare «lestrema destra» in senso puramente «geografico» allinterno del Pdl. «Intendiamo cioè essere coloro che sono assolutamente intransigenti su valori come lidentità nazionale, la lotta serrata allimmigrazione clandestina che finalmente con questo governo è diventata reato, lallontanamento dei nomadi che delinquono, la certezza della pena, le norme contro la violenza sulle donne - sottolinea il coordinatore regionale -. La nostra area di riferimento nel Popolo della Libertà è quella che fa capo agli ex An». Non a caso è stato scelto, per celebrare la terza assemblea regionale del movimento, lo stesso slogan usato sabato 12 giugno dagli ex aennini del Pdl nella riunione al Palazzo dei Congressi dellEur.
La coabitazione con Storace non sarà invece delle più semplici, almeno a dar retta alle parole di Sabbatani Schiuma: «Quando ci siamo divisi da lui, sembrava che il Pdl fosse il vero nemico mentre per noi lavversario è sempre stato a sinistra. Ora, per non musealizzare i valori della destra, Storace ha scelto di seguire il nostro stesso percorso, alleandosi con il Pdl». Ma le vie della pax politica sono infinite.
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