Mps intenzionato a rinnovare i patti con Consorte

«Stabile» la partecipazione in Hopa. Conti in crescita

Mps intenzionato  a rinnovare i patti con Consorte

da Milano

Monte dei Paschi punta sulla crescita esterna (anche se con l’eccezione della rumena Cec non ha alcun obiettivo nel mirino) mentre considera stabili i legami con Unipol e, «allo stato delle cose», con Hopa. Queste alcune delle dichiarazioni del presidente della banca senese Pier Luigi Fabrizi e del direttore generale Emilio Tonini che ieri hanno presentato i conti dei primi sei mesi dell’anno, redatti in base ai nuovi principi contabili.
Al 30 giugno Banca Montepaschi ha realizzato un utile netto consolidato di 372,4 milioni di euro (più 53,8% rispetto alle stesso periodo del 2004) con una redditività del capitale proprio (Roe) pari al 12,2%. I ricavi complessivi sono cresciuti del 4,1% su base annua a 2,380 miliardi per effetto di un margine di interesse che si attesta a 1,469 miliardi (più 4% rispetto al primo semestre 2004), alle commissioni in crescita del 7,1% a 847,7 milioni e all’utile da negoziazione a 195,7 milioni (in calo rispetto ai 210 milioni delle stesso periodo del 2004). Le cifre, ha detto Tonini, consentono di confermare gli obiettivi del piano industriale, nonostante questo fosse stato elaborato «presupponendo condizioni congiunturali migliori».
Per quanto riguarda i rapporti con Unipol, Mps dovrebbe rilevare dalla compagnia bolognese il 50% ancora non controllato di Quadrifoglio Vita, la società costituita nel 1998 dal gruppo assicurativo e da Bam (confluita in Mps). La possibile acquisizione avverrà nel 2006 e il prezzo verrà valutato da un advisor indipendente. La partecipazione del 28% in Finsoe (controllante di Unipol) è stata definita «stabile e importante», mentre l’accordo con Holmo, la holding che controlla Finsoe, verrà rinnovato alla sua scadenza nel febbraio 2006. È invece rimandata probabilmente a dopo aprile, e con il nuovo cda, la possibile nomina di un amministratore delegato, ipotesi circolata negli ultimi tempi. Fabrizi non ha voluto pronunciarsi, rimandando alle decisioni dell’assemblea dei soci, ma ha spiegato che forse i consiglieri attuali «non hanno le caratteristiche per ricevere le deleghe».


Quanto alla crescita esterna è per ora limitata all’interesse per l’acquisizione della romena Cec: Mps è tra gli istituti ammessi all’esame dei conti dell’istituto (la cosiddetta data room). Possibili mercati di sviluppo rimangono, comunque, l’Europa dell’Est e il Nord Africa.

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