Giovanni Buzzatti
Fatto a pezzi e rimontato. «Per renderlo più trasparente, comprensibile al cittadino», spiega Federico Sassoli de Bianchi, presidente di Civicum. La fondazione ha chiesto alla Sda (Scuola di direzione aziendale) della Bocconi di «rileggere» il bilancio comunale del 2003. Risultato? La conferma che le multe portano in cassa più soldi degli altri servizi pubblici: quasi 87 milioni, un terzo del totale, dieci volte lincasso degli impianti sportivi, 17 volte quello dei parcheggi. «Si tratta di un bilancio solido», spiega Enrico Guarini, docente della Bocconi, che con il collega Giorgio Fiorentini ha «riletto» il documento contabile. Lo studio ribadisce limportanza delle aziende partecipate. «I loro bilanci vanno inclusi in quello comunale».
Si passa poi alle spese correnti. Il 75 per cento è in servizi ai cittadini. Sono quelli scolastici e lo smaltimento rifiuti ad assorbire più risorse, quattro volte la cultura, il doppio dell«assistenza e servizi alla persona». Questa è la quarta voce di spesa, sorpassata dai «ghisa».
Lassessore comunale al Bilancio, Mario Talamona, ascolta con attenzione. «Non avevo particolari timori - racconta dal tavolo dei relatori alla Bocconi -. Ne usciamo bene. E non abbiamo aumentato le tasse e adottato laddizionale Irpef, come è successo altrove». Poi commenta un dato negativo. Riguarda gli investimenti e il confronto tra le promesse del bilancio preventivo e quello che in effetti si è fatto.
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