Marcello Chirico
da Milano
Mentre ieri sera, in piazza San Babila, veniva simbolicamente abbattuto un muro di cartapesta a simboleggiare quello che, per metà del Novecento, divise in due Berlino e - contemporaneamente - lEuropa in due blocchi socio-politici, negli occhi e nei toni dei rappresentanti di Alleanza nazionale si leggeva nitida la soddisfazione: quella di essere riusciti a trasformare in ricorrenza istituzionale, certificata dal Parlamento, un avvenimento che ha cambiato la storia del mondo.
«Noi di An celebriamo questa giornata dal 99, praticamente dal giorno del decimo anniversario della caduta del muro di Berlino, in maniera apartitica e quindi senza simboli di partito: stavolta il 9 novembre non è stato ricordato soltanto dagli uomini di buona volontà, ma da tutti. Per noi è certamente una bella soddisfazione», non esita a dichiarare al Giornale Ignazio La Russa, che della legge che ha trasformato il 9 novembre in Giornata nazionale della Libertà è stato il relatore. Oltre che il principale promotore.
«Ricordo ancora - continua La Russa - la prima volta che celebrammo a Milano quella ricorrenza col comitato Oltre il Muro, creato in collaborazione coi ragazzi di Azione giovani: al concerto organizzato in piazza Duomo avrebbe dovuto partecipare Enrico Ruggeri, ma subì tali e tante pressioni che alla fine declinò linvito. Pensare che Ruggeri veniva identificato come vicino alla Destra... Ricordo quellepisodio perché era la prova di come certa sinistra riuscisse a influenzare con la propria demagogia anche chi, come Ruggeri, avrebbe voluto partecipare a quella celebrazione».
Sinistra che nemmeno ieri era presente in piazza San Babila.
«Purtroppo per loro sopravvive ancora il concetto di gulag: se una cosa non viene ritenuta utile, la si cancella. Pur modificando la propria impostazione politica, la sinistra non ha modificato di una virgola il modo di gestire la propria comunicazione. Alla commemorazione degli ebrei morti nei campi di sterminio An era presente. Il fatto che non vogliano festeggiare questa giornata mi meraviglia, perché tra le vittime dei regime dellEst ci furono anche molti comunisti italiani».
La rivincita però ve la siete presa proprio con listituzionalizzazione di questa festa, non le pare?
«È soprattutto la vittoria di chi non ha mai smesso di lottare contro una forma di totalitarismo: ci siamo opposti da sempre al comunismo e il comunismo non è passato. Dai più alti pennoni del Cremlino le bandiere rosse sono cadute nella polvere delloblio. E adesso questa giornata può anche trasformarsi in una celebrazione di parte, di quei partiti che continueranno a opposti a ogni dittatura. Eppoi oggi sono particolarmente contento perché questa celebrazione avviene nel giorno della Cirielli..
Perché?
«Perché lapprovazione di questa legge con quellemendamento che ne vieta lapplicazione ai processi in corso, smontando lipotesi che fosse una normativa salva-Previti, è stato un altro knock-out per la sinistra».
Dopo quello di Berlino, quali altri muri andrebbero abbattuti?
«Quello delloccupazione abusiva degli spazi culturali e professionali da parte di minoranze lobbistiche.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.