Musica e arte, l’opera totale di Carlo Fava

«Sogno è per me comprensione-rivelazione»: così Carlo Fava definisce la dimensione onirica, che infatti è parte pregnante del suo lavoro, come musicista e come poeta. Sarà possibile averne prova diretta questa sera alla Palazzina Liberty, ore 21, largo Marinai d’Italia 1 (entrata libera), dove, verrà presentato il suo nuovo album «Neve»: neve come fonte d’ispirazione; neve che copre e che trasforma; neve che, silenziosa, riesce modificare completamente le fisionomie degli ambienti in cui si deposita, per poi sparire. Così, nelle otto canzoni che compongono il cd, si mischiano melodie dal sapore a volte classico, a volte jazz, a volte solo di accompagnamento raffinato alle parole, con testi vivi, che si riferiscono a estratti di vita quotidiana («Baby», «Scrivo», «Ultima»); altre a evocazioni fantastiche e immaginarie («Lezioni di tenebre», «La pratica del salasso», «Il merlo»). La serata di oggi sarà ripetuta, in modo del tutto completo, lunedì sera, ore 21, al Piccolo Teatro della Martesana (ore 21, via Trieste 3g/2, Cassina de Pecchi, 12 euro): saranno in scena con Carlo Fava, per una forma di concerto-spettacolo, anche Cesare Picco al pianoforte (già autore di musiche per teatro, balletti e opere liriche, collaboratore con artisti come Luciana Savignano fino a Giorgia e Boccelli), e Danilo Rossi, Prima Viola Solista all’Orchestra della Scala. Ulteriore e necessaria collaborazione allo spettacolo è quella di Fabio Sironi, artista e illustratore per il Corriere della Sera, che ha appositamente realizzato dei quadri, composizioni che accompagneranno la musica («ho lavorato creando delle suggestioni su ciò che mi veniva suggerito dalle musiche. Le mie immagini sono dei “motori di sensazioni“»). Carlo Fava, ha una formazione classica e dopo aver pubblicato vari dischi e scritto canzoni per Mina e Ornella Vanoni, vince con Noa il premio della critica al San Remo 2006 con la canzone «Un discorso generale»: «questo lavoro è per me una novità - spiega -. C’è stato un avvicinamento lento e inesorabile tra i miei ricordi musicali classici e le atmosfere che richiamo, ovvero quelle dei miei sogni: ho mischiato la mia “madre“ musicale, la classica, con i miei ricordi e con la musica leggera». Le canzoni saranno intervallate in scena dalla lettura di alcuni testi che Fava ha scritto riferendosi alle canzoni: «quando pubblico un cd, iniziano sempre a germogliare delle derive narrative intorno alle mie canzoni».

Un lavoro di teatro-canzone, realizzato con la regia di Alessandro del Bianco del Teatro Cinque, e gazie alla cooperazione di Guianluca Martinelli per i testi.
INFO. www.carlofava.it, www.teatrocinque.it, www.fabiosironi.com, 02-58114535.

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