Riparte Lazza, uno dei pochi rapper con il passaporto per il futuro

Esce "Locura Jam + Opera" prima del concerto a San Siro: "Un mental coach per gestire lo stress"

Riparte Lazza, uno dei pochi rapper con il passaporto per il futuro
00:00 00:00

Lui dice che «c'è troppa musica uguale» e ammette che «forse un po' è anche colpa mia». Ma in realtà Lazza è uno dei pochi che abbia sempre provato a crescere e a trovare nuove prospettive. Lo conferma anche la pazza idea che gli è venuta un anno fa e che uscirà dopodomani 6 giugno, ossia una nuova, doppia versione dell'album Locura già coperto di platino. «Io sono fatto così, non sono uno che lavora per schemi, se sento il bisogno di fare una cosa, la devo fare», spiega lui carico di energia.

Si intitola Locura Jam + Opera ed è in sostanza una rivisitazione dei brani di Locura in parte con una band e in parte con una Orchestra Sinfonica di Milano. «Avevo pensato di stravolgere tutto, ma poi ho pensato che alla fine alcuni pezzi sarebbero risultati un po' troppo pasticciati» dice questo rapper milanese, nato Jacopo Lazzarini 30 anni fa, studi al Conservatorio e tanta voglia di non essere soltanto ancorato a rime e flow.

Non a caso ha scelto come data di debutto del tour estivo nientepopodimeno che San Siro, il 9 luglio: «Non è ancora tutto esaurito ma spero di poter arrivare al sold out, altrimenti pazienza» dice con una nonchalance molto distante dall'enfasi contabile sui biglietti venduti che è ormai obbligatoria nella comunicazione di molti altri suoi colleghi. Lui esagera soltanto con la scaletta, visto che sono previsti 48 brani, si presume diluiti in qualche medley. Sul palco ci saranno sia la band che l'orchestra, spiega, «anche se non ho ancora deciso come gestire tutta la situazione e poi ci saranno tanti ospiti» (magari Marracash o Kid Jugi, che compaiono nel disco).

Ecco, a proposito, Lazza non si fa problemi a dire che in effetti «si sta un po' saturando la cosa degli ospiti, nelle mie prossime occasioni chiamerò molti giovanissimi, proprio come ha fatto ad esempio Emis Killa, uno dei miei padri musicali, quando ero agli esordi».

Lazza è in giro più o meno da quindici anni ed è uno di quelli che è partito da sottozero, seguendo passo dopo passo il sentiero dei debuttanti assoluti, arrivando poi nel 2022 a pubblicare Sirio, il primo disco rap italiano a diventare «di diamante», oltre a essere il più venduto dell'anno.

E anche l'ultimo disco, Locura, è andato a gonfie vele. Spieghiamoci: la «locura» termine spagnolo che indica uno stato di alienazione che lui, parlando dell'album, aveva attribuito alla pressione continua di fan e ambiente.

E com'è la sua «locura» oggi? «Forse è peggiorata, ma non ho paura a dire che vado da un mental coach per cambiare il mio approccio». A proposito di cambiare, Salmo ha detto che il rap italiano è alla frutta: «Vorrei che fosse solo una battuta» commenta Salmo, facendo capire che non lo è.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica