Musso alla conquista di Genova

Mille euro all'anno per i fondatori. Cinquanta euro per gli aderenti. L'altra sera al ristorante fieristico «La Marina» è decollata, dopo il successone a Villa Spinola, la Fondazione Oltremare che, nel disegno di Enrico Musso, potrà anche diventare una lista civica che lo appoggerà alle elezioni comunali genovesi del 2012.
Ieri sera, poi, il senatore genovese Pdl è stato pure premiato come «migliore parlamentare senza vincolo di mandato» dal Riformista di Antonio Polito. Il riconoscimento è stato assegnato a Musso da una giuria composta da 53 editorialisti e opinionisti del quotidiano e di altre testate di differente orientamento politico e culturale «per essersi mosso seguendo i dettami della coscienza piuttosto che le decisioni di partito sui temi delicatissimi della giustizia». I giornalisti hanno evidenziato come la prima caratteristica del parlamentare, secondo il dettato costituzionale, debba essere la rappresentanza del popolo che lo ha eletto e non i partiti che lo hanno indicato.
«È triste che tutto ciò meriti un premio - dice il senatore - visto che è il dovere che ci è assegnato dalla Costituzione».
Non è tutto. Secondo il Riformista Enrico Musso «ha dimostrato pure forza e coraggio votando differentemente dal suo partito nella questione del processo breve».
«Nel merito - polemizza Musso - i fatti mi stanno dando ragione. Il disegno di legge è stato in pratica accantonato perché avrebbe estinto decine di migliaia di processi lasciando le vittime senza giustizia. Resta, naturalmente, il dispiacere di dissociarmi dai miei colleghi. E la consapevolezza che il mio comportamento possa essere strumentalizzato».
Dal premio alla Fondazione. E soprattutto alla lista civica.
L'altra sera Musso si è messo nei panni dell'anti Vincenzi, ha abbracciato e ha annunciato il suo incondizionato appoggio a Biasotti e ha spiegato che Oltremare sarà in grado di rastrellare anche i voti degli indecisi, di chi ha votato scheda bianca e di chi è a sinistra, ma non è contento della politica del centrosinistra. Musso è convinto pure che il suo nome potrà fare fiorire un matrimonio con l'Udc di Casini che correrà con lui alla conquista della roccaforte rossa di Tursi.
L'altra sera, però, qualcuno ha fatto notare che, per prima cosa, occorrerebbe avere il cento per cento dei voti del centrodestra e soprattutto bisognerebbe schierarsi su un fronte senza quelle «trasversalità» che, come ha spiegato Alberto Clavarino, potrebbero portare a risultati perdenti.


Se, da un lato, nella cabina di regia di Oltremare c'è pure Marco Vezzani, uno dei manager dell'epoca Pericu, e l'altra sera era presente anche il segretario di Assoutenti Furio Truzzi, dall'altro lato gli ospiti più d'onore parevano essere Biondi, Gamalero e altri grandi «vecchi» liberali. Quasi un revival del Pli.

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