Mutui, negli Usa si licenzia

da Milano

La crisi del mercato immobiliare continua a pesare in modo consistente sull’andamento dell’occupazione negli Stati Uniti. Stando ai dati diffusi dalla società di consulenza Challenger, Gray & Christmas, circa il 37% dei posti di lavoro tagliati in settembre era in qualche modo collegato al settore immobiliare. Considerando complessivamente società che erogano mutui, aziende di costruzioni e gruppi immobiliari, il mese scorso sono stati eliminati 26.465 posti di lavoro, contro i 71.739 totali.
Nei primi nove mesi del 2007, i dati raccolti mostrano che circa il 17% dei posti di lavoro soppressi a livello nazionale è collegato al settore immobiliare, contro il 2% dello stesso periodo dell’anno precedente.

Le società che erogano mutui sembrano essere le più colpite dalla crisi: nel corso dell’anno hanno complessivamente tagliato quasi 70mila posti di lavoro, circa 52mila dei quali solo tra agosto e settembre.
Bear Stearns, finita nella bufera durante l’estate proprio a causa dei prestiti a rischio di insolvenza, ha annunciato l’intenzione di ridurre di 300 unità il personale del comparto mutui.

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