Di lei hanno detto che è una ribelle, unanticonformista, unartista fuori dalle righe. Di certo cè che è una delle voci italiane al femminile più prolifiche e più capaci di sorprendere. Come quando, allultimo Festival di Sanremo, ha tirato fuori quella canzone, «Luna in piena», in cui ha riprodotto a voce il suono di uno strumento (pressappoco facendo «Deon deon deon..») perché, avrebbe poi ammesso, in studio non ne aveva trovato nessuno, vero e proprio, che riusciva a farlo meglio.
Nada torna questa sera allIdroscalo di Milano, in un concerto gratuito che chiude in bellezza la ricca rassegna musicale di Idroscalo in Festa. Un sipario finale di classe, e soprattutto molto atteso, anche perché servirà a recuperare la data del 1° giugno, saltata per la pioggia.
Su quel palco che sembra quasi sospeso nellacqua, Nada porterà con sé oltre ai brani dellultimo album che si intitola «Tutto a posto», una carriera pastosa e multiforme che risale a più di trentanni fa. Era infatti il 1969 quando, sempre da quel trampolino di lancio del Festival sanremese, debuttò con la canzone «Ma che freddo fa». Giovanissima, un po accigliata, con la voce «piena» di una donna già fatta (ma aveva solo 15 anni), lartista non vinse il concorso, ma quel brano siglò linizio di una carriera lunghissima, piena di successi e affermazioni personali.
E infatti Sanremo lo vinse subito dopo, nel 1971, insieme a Nicola di Bari con cui cantò «Il cuore è uno zingaro». E poco dopo, con quella smania di scrollarsi di dosso limmagine della «bambina prodigio» e di ricercare nuove direzioni artistiche, si buttò a fondo nella canzone dautore. Una svolta felice, anche grazie allincontro con il cantautore Piero Ciampi.
stasera ore 21.30
Idroscalo Tribune
ingresso gratuito
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.