Federico Casabella
La Sampdoria parte integrante della cupola che controllava e condizionava il campionato di calcio, nella fattispecie la stagione 2004/05. Questa l'accusa formulata dai pubblici ministeri della procura di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci nell'avviso di conclusione dell'inchiesta notificato ai 37 indagati nell'ambito del procedimento per presunti illeciti. Tra questi figura Riccardo Garrone. Secondo quanto contenuto nella relazione, di questa «associazione» che faceva capo alla Juventus (e che agiva per favorirne i successi in campionato), facevano parte Messina, Reggina, Lazio, Fiorentina, e, appunto, la Sampdoria. Un'accusa pesante quella rivolta alla società blucerchiata tirata in ballo solo nelle ore conclusive dell'indagine portata avanti dai giudici napoletani.
«Con la Sampdoria hai fatto carne di porco! (...) Non ti puoi mica brucià per la Sampdoria», queste le frasi più significative contenute nella intercettazione telefonica tra Paolo Bergamo, ex designatore arbitrale e Innocenzo Mazzini (...)
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