Arresto Di Lauro: i legami tra la cattura del boss e il femminicidio di Melito

L'arresto del super boss di camorra Marco Di Lauro, catturato ieri in un appartamento a Chiaiano dopo 14 anni di latitanza, sembrerebbe essere collegato all'omicidio di una 33enne avvenuto poco prima a Melito: l'autore del delitto è infatti uno dei fedelissimi di Di Lauro

Arresto Di Lauro: i legami tra la cattura del boss e il femminicidio di Melito

Marco Di Lauro, super boss di camorra, è stato tratto in arresto ieri a Napoli, dopo una latitanza durata ben 14 anni. Di Lauro era una dei trenta ricercati più pericolosi in Italia ed è stato catturato a Chiaiano, all'interno di un'abitazione poco distante da Secondigliano, territorio controllato e gestito dal clan di cui era a capo, fondato proprio da suo padre, Paolo Di Lauro.

La cattura del boss, che era ricercato dal 2004, non è avvenuta per caso, al contrario sembrerebbe essere strettamente legata all'omicidio di una donna, avvenuto nella mattinata di ieri a Melito. La donna, una 33enne napoletana con due figli, è stata infatti brutalemente uccisa dal marito, che dopo averla ammazzata all'interno dell'abitazione in cui viveva, si è costituito, confessando il femminicidio. Il delitto della 33enne di Melito, che inizialmente sembrava essere stato scatenato da motivi passionali, ha poi assunto invece un peso fondamentale nella vicenda dell'arresto di Di Lauro. L'assassino e marito della vittima, infatti, è S.T. , ex sorvegliato speciale e uno degli affiliati più stretti e fedeli del clan Di Lauro. L'uomo, che ha anche alle spalle moltissimi precedenti penali, ha deciso di costituirsi dopo aver ucciso la moglie.

I contorni della vicenda non sono ancora ben chiari. Stando però ad alcuni fonti investigative, proprio il femminicidio di Melito e la resa di S.T., che si è consegnato volontariamente alle forze dell'ordine, sarebbero alla base della cattura del super latitante. In seguito al fermo dell'uomo, ci sarebbero state una serie di telefonate tra gli uomini più vicini a Di Lauro, i cui telefoni sono attenzionati da tempo. L'arresto di S.T. e l'omicidio della moglie avrebbero infatti provocato un certo fermento tra gli affiliati più stretti e per questo motivo sono partite diverse chiamate, che hanno permesso a carabinieri, polizia e guardia di finanza di scovare il luogo in cui si nascondeva il boss latitante.

Il possibile collegamento tra l'arresto di Di Lauro e il femminicidio di Melito è stato confermato anche dal questore di Napoli, Antonio De Iesu: "Nel primo pomeriggio c'è stata una inusuale fibrillazione dell'attività investigativa che ci ha consentito di fare degli intrecci per arrivare all'abitazione dove si nascondeva Marco Di Lauro».

A quanto pare, dunque,

i due fatti sarebbero legati tra loro e proprio il femminicidio avvenuto a Melito ha rappresentato una svolta per individuare e scovare il boss di Secondigliano, che è stato finalmente arrestato senza opporre resistenza.

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