Cronaca locale

I graffiti 1Up arrivano in città: la protesta degli ambientalisti

I volontari affermano: “Non sono un abbellimento per la città e non sono comunicazione, rappresentano solo un indecente vandalismo”

I graffiti 1Up arrivano in città: la protesta degli ambientalisti

Da qualche mese il fenomeno 1Up ha preso piede anche a Napoli. Nel centro storico, diversi edifici storici, monumenti e mura sono ricoperti da scritte, realizzate con bombolette spray, che riportano l’acronimo conosciuto ormai in gran parte del mondo. Gli ambientalisti non hanno accolto di buon grado il proliferare dei graffiti. “Il centro storico di Napoli – hanno dichiarato – è totalmente infestato da queste scritte che, brutalmente, offendono le facciate di edifici storici, chiese e monumenti. Ciò è inaccettabile. Questi graffiti non sono un abbellimento per la città e non sono comunicazione, rappresentano solo un indecente vandalismo e voglia di protagonismo”.

La crew di graffiti 1U - nome completo One United Power - arriva da Berlino, è composta da un numero imprecisato di persone e si è fatta conoscere dal pubblico del web, oltre che dagli appassionati, per le sue azioni spettacolari e organizzate nei minimi dettagli. Più di quindici anni di attività e un nome impresso sulle pareti e sui treni di centinaia di città li hanno legittimati come protagonisti di una scena in cui l’autenticità e il rispetto di codici non scritti sono veri e propri dogmi, facendone probabilmente la crew in attività più produttiva e famosa di tutto il mondo.

Sulla loro attività si sono create sempre divisioni nette. Se infatti da decenni i galleristi strizzano l’occhio a chi fa dell’essere fuori legge una ragione di vita, legittimandone qualità che molti non riescono a cogliere, non si può ignorare come i graffiti siano per natura frutto di un gesto vandalico e fuori legge, con tanto di squadre speciali delle forze dell'ordine e lotte con le istituzioni.

Nei giorni scorsi gli account social collegati alla crew avevano annunciato l'arrivo in città, con fotografie che ritraevano i componenti, come sempre a volto coperto. A maggio 2019 era stata inaugurata a Milano una mostra sul collettivo berlinese, mentre altri graffiti erano comparsi tra le strade di Roma quattro anni prima, nel 2015. I componenti della crew dovrebbero essere una trentina, mentre le denunce a loro carico in Germania sarebbero oltre 300.

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