Cronaca locale

Mandragora scambiata per spinaci: 10 intossicati a Napoli, uno grave

I carabinieri stanno sottoponendo a sequestro precauzionale le verdure sfuse simili nell'aspetto alle foglie della pianta incriminata

Immagine Wikipedia
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Sono almeno dieci i casi di cittadini rimasti intossicati nelle scorse ore per aver ingerito dei vegetali non commestibili: di questi cinque sono stati ricoverati presso la struttura ospedaliera del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli), uno dei quali in gravi condizioni di salute. Quest'ultimo, un uomo di 44 anni, si trova infatti in terapia intensiva e in prognosi riservata dopo aver perso conoscenza ed essere rimasto soffocato dal suo stesso vomito.

Stando a quanto rivelato dai carabinieri del comando di Pozzuoli, incaricati di condurre le indagini sulla vicenda, si tratta di persone provenienti da distinti nuclei familiari che hanno avuto necessità di ricorrere alle cure del nosocomio dopo aver ingerito della verdura presumibilmente tossica, acquistata in alcuni negozi dei quartieri di Monte di Procida e Quarto. I sintomi manifestati dai pazienti parrebbero riconducibili alla mandragora, pianta presumibilmente confusa con spinaci o biete e conservata sfusa. Questo è ciò che risulta al momento dalle indagini condotte dalla Asl e dai carabinieri, che non hanno sottoposto a sequestro invece i prodotti confezionati.

La notizia è stata rilanciata anche dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", gruppo Facebook che riunisce operatori sanitari della provincia di Napoli. "La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile)", si legge nel post caricato sul celebre social."Insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale (Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole", conclude la nota.

Frattanto i carabinieri proseguono col ritirare precauzionalmente da fruttivendoli e market alimentari siti nella provincia di Napoli alcune partite di verdura sospette, così da scongiurare il rischio di ulteriori intossicazioni tra la popolazione. Anche gli ospedali della zona sono stati allertati dalle forze dell'ordine in modo da radunare, nel caso si ripetessero episodi del genere, tutti i pazienti affetti da sintomatologie simili a quelle rilevate dal personale medico dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Sintomi che possono andare da semplice nausea e vomito, fino ad arrivare a problemi intestinali e difficoltà a urinare. Nei casi più gravi si riferiscono anche allucinazioni, tachicardia e morte.

Casi in aumento

"Ci è appena giunta notizia che adesso altre 2 persone si sono presentate autonomamente presso il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, con sintomi riconducibili ad intossicazione da Mandragora", denuncia la pagina Facebook "Nessuno tocchi Ippocrate". "Entrambe riferiscono di aver mangiato spinaci il giorno prima. In ogni caso con sintomatologia lieve". Da qui il consiglio, almeno fino al rientro dell'allarme, di evitare il consumo di tali vegetali.

"Chiediamo a tutti di non mangiare spinaci nella speranza che però non si entri in una psicosi di massa".

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