Cronaca locale

Napoli, detenuto ricoverato in ospedale tenta l'evasione: fermato

Pronto l'intervento degli agenti di polizia penitenziaria che, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a catturare il 22enne prima che potesse raggiungere la fermata degli autobus poco distante dall'ospedale. Plauso del sindacato Sappe

Napoli, detenuto ricoverato in ospedale tenta l'evasione: fermato

È stata fortunatamente sventata la fuga di un detenuto ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli. La tempestiva cattura è stata possibile grazie alla pronta reazione degli agenti della polizia penitenziaria, che sono riusciti ad immobilizzarlo prima che potesse raggiungere la stazione degli autobus poco distante dal nosocomio.

L'episodio nel pomeriggio di domenica, intorno alle 16:00. Secondo la nota del sindacato Sappe Campania, riportata da "Il Mattino", a tentare l'evasione è stato un 22enne napoletano detenuto nella casa circondariale di Secondigliano "con posizione giuridica appellante e fine pena 2026". Lamentando forti dolori addominali, il giovane era stato già accompagnato altre 3 volte in ospedale negli ultimi 2 giorni. Domenica pomeriggio il tentativo di fuga dal reparto di pronto soccorso dove si trovava ricoverato e sorvegliato a vista. In qualche modo, durante la somministrazione della terapia, il 22enne è riuscito a sfuggire al controllo degli agenti, che tuttavia sono riusciti a catturarlo dopo un breve inseguimento conclusosi in un parco poco distante dalla fermata dei mezzi pubblici.

"Il caso riapre la questione dei numerosi ricoveri a vista disposti dai sanitari negli istituti penitenziari", ha voluto evidenziare il segretario Sappe Campania Emilio Fattorello.

Plauso da parte del segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) Donato Capece, che si è congratulato con gli agenti."È solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga al detenuto", ha commentato Capece. "I nostri agenti non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per fermare il fuggitivo. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all'incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini e dei ricoverati", ha concluso.

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