L'autista che dormiva sul bus: "Solo 20 minuti di ritardo"

Il dipendente esclude qualsiasi legame tra la sua vicenda e la protesta dei colleghi

L'autista che dormiva sul bus: "Solo 20 minuti di ritardo"

Lavora nell’Anm di Napoli, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città, da quasi 23 anni, l’autista 47enne che è finito nell’occhio del ciclone per la vicenda dell’ammutinamento di 63 dipendenti dell’azienda partenopea, che l’altro giorno hanno incrociato le braccia, mandando in tilt le corse degli autobus di linea. Alla base della clamorosa decisione ci sarebbe il provvedimento di sospensione dello stesso autista, nonché sindacalista, adottato dall’azienda di mobilità partenopea. Quest’ultimo, sarebbe stato beccato a dormire di notte nel pullman, in un orario in cui doveva essere in servizio.

Per questo motivo il conducente è stato sanzionato e, a quanto pare, a quel punto è scattata la ritorsione degli altri dipendenti. Ufficialmente la protesta degli scioperanti sarebbe esplosa per le pessime condizioni dei pullman, che non sono sicuri e mettono a serio rischio l’incolumità degli autisti e dei passeggeri. Le sigle sindacali, infatti, negano in maniera netta che i lavoratori abbiamo alzato le barricate per la vicenda del collega sospeso.

Sentito dal Corriere del Mezzogiorno il dipendente si è giustificato dicendo che non si era assolutamente addormentato e che il ritardo nella prima corsa della notte era dipeso da problemi meccanici al pullman a lui assegnato. "Stavo lì infreddolito e magari mi sarò rannicchiato un po', ma certamente non stavo dormendo", ha detto. L’autista ha anche sottolineato che ha completato tutte e quattro le corse fino a Scampia previste quel giorno. Anche per ciò che riguarda la stanza all’interno del parcheggio utilizzata dai conducenti per riposare, il sindacalista ha voluto precisare. Quel locale, secondo il lavoratore, viene usato da tutti nelle pause previste da contratto e che era chiusa a chiave, ma senza un catenaccio, per evitare i furti.

Sulla sospensione dal servizio, l’autista ha chiarito che non gli è stata comminata nessuna sanzione, ma che ha ricevuto solamente la comunicazione di una modifica sul turno. "Io sono abituato a lavorare di notte da anni, per me è un trauma il cambio di orario", si è lamentato. Il sindacalista esclude la connessione tra la sua vicenda e lo sciopero dei colleghi. Al di là dei motivi che hanno spinto i conducenti a tenere fermi gli autobus nei depositi dell’Anm, la decisione di scioperare ha creato notevoli disagi alle migliaia di passeggeri che, quotidianamente, usufruiscono dei mezzi pubblici su gomma.

Su 110 autobus previsti, ben 60 erano fermi, creando il caos in città. L'Azienda napoletana mobilità è la società pubblica di proprietà del Comune di Napoli, che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo campano. Rientra tra le aziende del consorzio “UnicoCampania”.

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