Cronaca locale

Scoperta la centrale delle carte di credito false

Operazione dei carabinieri a Torre del Greco, in provincia di Napoli. In due finiscono in manette. Scoperti macchinari e 434 documenti "in bianco"

Scoperta la centrale delle carte di credito false

A Torre del Greco c’era la centrale del falso, specializzata nelle carte di credito taroccate e nei documenti fasulli. Finiscono in manette due persone, di 33 e 35 anni, il primo dei quali già noto alle forze dell’ordine.

La scoperta porta la firma dei carabinieri della locale compagnia che hanno scoperto il “laboratorio” dopo aver fatto irruzione nell’abitazione in cui viveva il 33enne. Era già da qualche tempo che la coppia era finita nel mirino degli inquirenti che tenevano sotto controllo le mosse dei due. I sospetti degli investigatori si sono rivelati fondati e all’interno di quell’appartamento, i militari hanno trovato strumenti e macchinari utilizzabili per fabbricare documenti e carte di credito fasulle. I carabinieri, infatti, si sono imbattuti in una stampante a colori capace di imprimere sul materiale plastico utilizzato, oltre che per le carte di credito, per i documenti quali carte d’identità e patenti di guida e in uno strumento utile alla goffratura, ossia a quel processo tecnico che è utile alla realizzazione dei segni in rilievo che distinguono i documenti e le carte garantendone, in teoria, l’originalità.

A disposizione dei due, inoltre, c’erano 434 carte di credito ancora in bianco, trentasette carte già “compilate”, otto patenti di guida contraffatte e una carta d’identità fasulla. Ma non basta, perché ai due sono stati sequestrati dieci computer, un ipad, tredici pen driva e 23 internet key. Infine, i carabinieri li hanno trovati anche in possesso di una piccola quantità di droga, poco meno di un grammo di cocaina e 6,8 di hashish e di una discreta somma di denaro (880 euro per il 33enne, 820 per il 35enne) di cui non hanno saputo spiegare la provenienza.

Per loro è scattato l’arresto. Rispondono delle ipotesi di reato di falsificazione di carte di credito, possesso e falsificazione di documenti, nonché di falsità materiale commessa da privati e detenzione di sostanze stupefacenti.

Le indagini, però, continuano: i carabinieri vogliono fare luce attorno alle attività del "laboratorio" e verificare se tra queste ci fosse anche la clonazione di carte di credito intestate a ignari cittadini.

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